Roma, 14 giu. (askanews) – “Cosa posso dire, questi messaggi sono messaggi di ultimatum, non hanno nulla di diverso dagli ultimatum che ha fatto prima. Noi vediamo attualmente una rinascita del nazismo. È una nuova ondata di nazismo, perché è un nazismo russo. Quello che dichiara Putin è che noi dovremmo ridare una parte dei nostri territori occupati, ma anche quelli non occupati. Lui dice che si fermerà e non ci sarà un conflitto congelato. Sono gli stessi messaggi che mandava Hitler, non sono neanche passati 100 anni da quando chiedeva solo una parte della Cecoslovacchia dicendo che si sarebbe poi fermato. Sono bugie storiche. Poi c’è stata la Polonia e poi l’occupazione di tutta Europa. Voi sapete che questa ondata di nazismo non si ferma mai perché Putin è arrivato anche in Africa, è arrivato in diversi punti della terra”, ha dichiarato a Sky TG24 il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rispondendo sulla proposta di pace presentata da Putin.
“Ecco perché non dobbiamo fidarci di questi messaggi, perché Putin oggi parla di quattro regioni, prima parlava di Crimea e Donbass. Voglio ricordare che nel 2014 quando è iniziata l’occupazione della Crimea si parlava solo di Crimea e Donbass. Oggi si parla di quattro regioni ucraine che lui considera russe. Non gli importa nulla di ciò che accade alle persone e ai suoi militari, questa è la nuova faccia del nazismo e io sono assolutamente sicuro di questo, perché ci sono alcuni scettici nel mondo che dicono ‘non è proprio nazismo’ perché ancora quell’ondata non è iniziata. Io ritengo che non dobbiamo aspettare la nuova ondata, perché il nazismo è già arrivato e adesso ha il volto di Putin”.
La proposta del presidente russo Vladimir Putin di avviare negoziati di pace con l`Ucraina non è
un ultimatum, ma un`iniziativa di pace, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov: “Si tratta sicuramente di un malinteso, si tratta esattamente di un’iniziativa di pace”, ha detto Peskov
al quotidiano Izvestia smentendo quanto dichiarato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha definito le dichiarazioni “un ultimatum”. Il portavoce del Cremlino ha definito la proposta di Putin un`iniziativa “veramente pacifica”: “Si parla di un’ulteriore discussione sulle garanzie di sicurezza e così via, quindi è una proposta completa, molto profonda e costruttiva”, ha detto il
portavoce. La situazione oggi è diversa da quella del 2022 “defacto e de jure”, ha affermato Peskov, aggiungendo che è necessario tenere conto dell’ingresso di nuove regioni in Russia quando si discute di pace con l’Ucraina.
un ultimatum, ma un`iniziativa di pace, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov: “Si tratta sicuramente di un malinteso, si tratta esattamente di un’iniziativa di pace”, ha detto Peskov
al quotidiano Izvestia smentendo quanto dichiarato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha definito le dichiarazioni “un ultimatum”. Il portavoce del Cremlino ha definito la proposta di Putin un`iniziativa “veramente pacifica”: “Si parla di un’ulteriore discussione sulle garanzie di sicurezza e così via, quindi è una proposta completa, molto profonda e costruttiva”, ha detto il
portavoce. La situazione oggi è diversa da quella del 2022 “defacto e de jure”, ha affermato Peskov, aggiungendo che è necessario tenere conto dell’ingresso di nuove regioni in Russia quando si discute di pace con l’Ucraina.