Roma, 13 giu. (askanews) – Il 75% delle Pmi ha almeno un livello medio di welfare aziendale. E’ quanto emerge dal Rapporto Welfare Index Pmi 2024, sullo stato del welfare nelle piccole e medie imprese italiane, giunto alla ottava edizione. Un dato importante come evidenzia
Giancarlo Fancel: “Il dato che emerge con maggiore evidenza è proprio l’incremento del numero di aziende che partecipano a questa ricerca e il posizionamento delle aziende, perché il numero di aziende premiate cresce di anno in anno e questo secondo me è un segnale veramente straordinario che fa capire l’importanza e la forza di un percorso e di un evento di questo genere”.
Quest’anno hanno partecipato a Welfare Index Pmi circa 7mila imprese – più che triplicate rispetto alla prima edizione – di
tutti i settori produttivi, di tutte le dimensioni e provenienti da tutta Italia. L’iniziativa è promossa da Generali Italia che si propone come promotore di welfare, come spiega Massimo Monacelli: “Oggi presentiamo l’ottava edizione di Welfare Index Pmi, quindi oggi siamo innanzitutto promotori di una cultura di welfare all’interno del nostro paese ma al tempo stesso noi siamo produttori di welfare nei confronti dei nostri 13mila dipendenti, una palestra per noi molto importante, perché apprendiamo, impariamo, continuamente e forniamo servizi sempre più evoluti e sempre migliori e poi dopo produciamo welfare attraverso una piattaforma dedicata, degli strumenti, un’organizzazione dedicata a fornire welfare alle imprese italiane in modo tale che possano accedere ai nostri servizi anche da questo punto di vista, quindi siamo promotori, produttori e fornitori di welfare aziendale”.
Per il 18% delle Pmi il welfare aziendale è una leva strategica di gestione dell’impresa: di queste più dell’80% ottiene i migliori risultati di impatto sociale.