Roma, 11 giu. (askanews) – Produzione in calo in Lombardia per il pomodoro da industria a causa dell’andamento climatico anomalo di queste settimane, con abbondanti precipitazioni e temperature di certo al di sotto della media. Il calo stimato è tra il 20 e il 25%. Corrado Ferrari, presidente della sezione pomodoro da industria di Confagricoltura Lombardia, spiega che allagamenti e ristagni idrici porteranno alla mancanza di un notevole quantitativo di prodotto al momento della raccolta. “Stimiamo un calo almeno del 20/25% rispetto allo standard, con l’ultima ondata di piogge che ha colpito anche le produzioni che, finora, si erano parzialmente salvate. Batteriosi, malattie fungine e peronospora ora hanno colpito, condizionando addirittura nei vivai la produzione di piantine per i trapianti”.
La mancanza di prodotto avrà poi inevitabili riflessi anche sul prezzo finale, argomento che, per ora, non è stato affrontato con la serietà che meriterebbe: “le prime offerte da parte degli industriali – prosegue Ferrari – erano lontane dalla realtà, ben prima dell’ondata di maltempo. Avevano proposto 13 euro al quintale, ma la richiesta delle Op dei produttori era molto più alta”.
E, parlando di Op, tre di esse (di cui una costituita perlopiù da industriali) hanno di fatto rotto l’accordo con le altre, trattando con l’industria e chiudendo l’accordo a 13,50 euro al quintale per l’annata 2024: “un fatto a mio parere molto grave, dato che, in tal modo, viene meno la nostra unità d’intenti. Fortunatamente le quattro Op più importanti a livello produttivo, vale a dire Asipo, Ainpo, Apol e Terremerse, hanno mantenuto la barra dritta”.