Milano, 3 giu. (askanews) – Con i suoi enigmatici pinnacoli che si estendono a perdita d’occhio è considerato uno dei deserti più particolari e suggestivi del mondo, fonte di ispirazione del pianista italiano Alessandro Martire per la nuova composizione dedicata proprio alla struggente bellezza del Pinnacles Desert e del Western Australia.
“Desert reflections”, questo il titolo del brano dell’artista comasco, è stato lanciato ufficialmente in occasione della partita tra Milan e Roma, la prima nella storia tra le due squadre su suolo australiano, che si è recentemente disputata all’Optus Stadium di Perth davanti a un pubblico di decine di migliaia di appassionati di calcio, moltissimi dei quali di origine italiana.
Il progetto è frutto della collaborazione tra il Consolato d’Italia di Perth e Tourism Western Australia, l’ente che si occupa della promozione turistica di questa vasta e diversificata area, nata con l’intento di realizzare un contenuto di grande valore artistico in grado di coniugare la bellezza di uno scenario unico con il talento musicale italiano. Una nuova testimonianza del profondo rapporto culturale, economico e sociale con il Western Australia, che ospita una considerevole comunità italiana.
Il Pinnacles Desert si trova all’interno del Nambung National Park, ad appena un paio d’ore di auto dalla capitale, che si sta affermando sempre di più come meta turistica e base ideale per escursioni naturalistiche, sportive e outdoor.
Le gite “fuori porta” da Perth sono spettacolari. Tra le più apprezzate la visita all’isola di Rottnest Island, l’unico luogo dove si trovano i quokka, definiti “gli animali più felici della terra” per la loro espressione facciale sorridente e amichevole, che li ha resi molto popolari sui social media.
A meno di un’ora d’auto a Sud di Perth c’è Rockingham, una cittadina costiera dove si può entrare in contatto con la natura in modo diretto, rispettoso e sostenibile, nuotando con i delfini nel loro habitat naturale.
Tra le varie nazionalità sono sempre di più gli italiani che scelgono il Western Australia come destinazione. Anche perché questa meta finora lontanissima nell’immaginario collettivo non è più così distante, grazie ai voli diretti stagionali che la collegano con Roma in 15 ore.