Roma, 31 mag. (askanews) – “Con la proposta di cessate-il-fuoco sul tavolo, abbiamo una possibilità di far finire la guerra a Gaza, riportare gli ostaggi a casa e alleviare le sofferenze del popolo palestinese”. Lo scrive sui social network il segretario di Stato Usa Antony Blinken. “Ho parlato con diverse delle mie controparti nella regione per sottolineare che Hamas dovrebbe accettare l’accordo”.
Ieri sera il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha annunciato una nuova proposta in tre fasi presentata da Israele e trasmessa dal Qatar ad Hamas, con una roadmap che porterebbe a una cessazione durevole delle ostilità nella Striscia di Gaza e al rilascio di tutti gli ostaggi.
La prima fase dell’accordo durerebbe sei settimane e comprenderebbe “Un completo cessate il fuoco e il ritiro delle forze israeliane dalle zone popolate di Gaza” oltre al rilascio di un certo numero di ostaggi (donne, anziani e feriti) e di prigionieri palestinesi. La seconda fase – che seguirebbe un negoziato fra Israele e Hamas – prevederebbe il rilascio di tutti gli altri ostaggi e il ritiro di tutte le forze militari israeliane dal Territorio costiero. Infine, la terza fase prevederebbe un importante piano di ricostruzione della Striscia (nonché la restituzione alle famiglie delle salme degli ostaggi israeliani deceduti). Biden ha detto anche che alcuni in Israele – compresa una parte della coalizione di governo – non saranno d’accordo su questo piano e vorrebbero che la guerra durasse indefinitamente: gli ostaggi “non sono la loro priorità”.
Hamas ha valutato “positivamente” le parole del presidente Usa Joe Biden. In un comunicato il ‘Movimento di resistenza islamico’ ha apprezzato “la richiesta di un cessate-il-fuoco permanente, di un ritiro delle forze israeliani dalla striscia di Gaza” e l’appello alla “ricostruzione di Gaza e allo scambio di prigionieri”.
Parole, quelle di Biden, condivise dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. In un post sui social network, von der Leyen ha spiegato: “Sono totalmente d’accordo con il presidente Biden sul fatto che l’ultima proposta è una significativa opportunità per andare verso la fine della guerra e delle sofferenze dei civili a Gaza”. E “questo approccio in tre fasi è equilibrato e realistico. Adesso serve il sostegno da tutte le parti in causa”.
Tra coloro che hanno esortato Hamas ad accettare la proposta di cessate-il-fuoco a Gaza c’è il ministro degli Esteri britannico David Cameron, che ha scritto su X che il gruppo “deve accettare questo accordo in modo da poter vedere la fine dei combattimenti”. Il numero uno dell’Onu Antonio Guterres, dal canto suo, ha detto di sperare “fortemente” che gli ultimi sviluppi “portino a un accordo tra le parti per una pace duratura”, secondo il suo portavoce Stephane Dujarric. Il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, ha affermato che l’offerta israeliana “fornisce uno spiraglio di speranza e una possibile via d’uscita dallo stallo della guerra”, mentre il capo dell’Ue, Ursula von der Leyen, ha accolto con favore quello che ha definito un approccio “equilibrato e realistico” per porre fine alla guerra.
Un alto responsabile statunitense ha affermato che l’accordo delineato da Joe Biden era quasi identico ai termini richiesti da Hamas (ma precedentemente respinti), inclusa una strada verso un cessate-il-fuoco permanente. Non è chiaro con quanto entusiasmo il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, abbia abbracciato la proposta di pace, che secondo il presidente degli Stati Uniti era stata messa sul tavolo dal governo israeliano.