Milano, 3 giu. (askanews) – Con quasi novecento milioni di euro investiti in ricerca e sviluppo nel 2024, la argenx, azienda biotech specializzata nei prodotti a base di anticorpi umani per la cura delle malattie autoimmuni rafforza la sua presenza in Italia con la nomina di un nuovo General Manager, Fabrizio Celia, che vanta una ventennale esperienza ai vertici di importanti multinazionali del farmaco. “Argenx è un’azienda relativamente giovane – spiega Fabrizio Celia, general manager argenx Italia. E’ stata fondata in Belgio nel 2008 ed è oggi un’azienda globale multinazionale impegnata nel trovare soluzioni innovative per tanti pazienti affetti da malattie rare autoimmuni.
In un tempo record nell’ambito delle aziende biotecnologiche, in soli 15 anni, è riuscita a passare da un’organizzazione esclusivamente focalizzata nell’ambito della ricerca pura ad una multinazionale integrata con un trattamento già provato su scala globale sulla miastenia grave e un’ampia pipeline che va a coprire diverse aree terapeutiche – osserva Celia – L’elemento distintivo della gestione di questa pipeline ruota attorno a un modello innovativo che viene chiamato a Iap, Immunology Innovation programm e fondamentalmente vede da una parte il know how, l’expertise dell’azienda nel campo dell’ingegnerizzazione degli anticorpi monoclonali e delle smart molecules, con però un approccio di cosviluppo e cooperazione con partnership di eccellenza insieme al mondo dell’Accademia della ricerca e chiaramente delle società scientifiche”.
Argenix si sta concentrando su diversi filoni di ricerca. “Sicuramente abbiamo un expertise molto solido nell’ambito della miastenia grave ma il nostro impegno in ambito di pipeline si muove anche in ambito nefrologico, dermatologico, ematologico e neuromuscolare”, spiega il general manager.
Argenix, in partnership con il sistema italiano, è riuscita per il suo primo farmaco nella miastenia grave ad arruolare 100 pazienti per uso compassionevole un anno prima del rimborso e dell’approvazione di Aifa. “Abbiamo un forte impegno in ambito di trial clinici: ad oggi siamo impegnati in circa 13 trial a livello europeo con più di 300 pazienti arruolati, 13 paesi che concorrono al suo sviluppo e la cooperazione della nostra pipeline e circa 140 siti partner tra il mondo dell’Accademia e le società scientifiche e altrettanti ospedali”.