Milano, 31 mag. (askanews) – “Delle tredici fermate previste per il primo lotto, ne verranno realizzate solamente dieci. Una fermata sarà tagliata in Barriera di Milano, quartiere che necessità di nuovi servizi e di infrastrutture. Le altre due nella tratta finale: invece di arrivare al Politecnico, dove avrebbe dovuto servire migliaia e migliaia di studenti, la metro si fermerà infatti a Porta Nuova. Un disastro conclamato, sul quale il Movimento 5 Stelle chiede subito un passo indietro”. Lo ha sottolineato in una nota la candidata del M5s alla presidenza della Regione Piemonte, Sarah Disabato, che riferisce della proposta di rimodulazione dell’intervento, per far fronte al caro materiali, che in queste ore il commissario straordinario della Metro 2 ha inviato al Mit.
“Ecco gli incredibili risultati della coppia della ‘concordia istituzionale’, il sindaco di Torino Lo Russo ed il presidente della Regione Cirio” ha aggiunto l’esponente pentastellata.
“Oggi tutti si riempiono la bocca di buoni propositi, parlano di lotta all’inquinamento e di grandi opere, ma poi cadono come birilli alla prova dei fatti. Quanto sta accadendo è inaccettabile e si ripercuoterà ancora una volta sulla cittadinanza, su studenti, lavoratori e anziani che continuano a chiedere alle istituzioni un cambio di passo e invece si ritrovano ad assistere all’ennesima beffa. Il tutto, fra l’altro, con ritardi continui che fanno slittare di volta in volta l’avvio dei lavori” ha osservato Disabato.
“Alla Giunta Cirio chiediamo di farsi portavoce con il Governo Meloni – del suo stesso colore politico – per ottenere finanziamenti utili a coprire i rincari e tornare immediatamente alla proposta progettuale con tredici fermate. Dopo gli 830 milioni investiti dal Governo Conte bis e il miliardo del Governo Draghi, ora la palla passa al Centrodestra. Che trovino le risorse necessarie per aiutare davvero il Piemonte ed i piemontesi” ha concluso.