Roma, 30 mag. (askanews) – “Tra le tante delibere approvate” oggi dalla nona Giunta Regionale “sono contenta di comunicarvi che abbiamo approvato il rendiconto di bilancio 2023, documento che rappresenta il risultato della gestione riferita alla precedente legislatura, e lo abbiamo fatto entro la fine del mese di maggio proprio come avevamo promesso appena insediati”. Lo scrive su facebook la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde.
“Il rendiconto – spiega Todde – evidenzia un ‘avanzo disponibile’ pari a quasi 531 milioni di euro. Queste risorse potranno essere riprogrammate dopo la parifica della Corte dei Conti, quindi presumibilmente dopo l’estate. La spesa non effettuata nel 2023 risulta però essere ben più elevata se consideriamo anche l”avanzo vincolato’, ovvero l’insieme delle risorse programmate ma non utilizzate, che le ultime stime quantificano in circa 2 miliardi. L’incapacità di spendere le risorse pubbliche per le necessarie soluzioni ai problemi della Sardegna ha caratterizzato, come avevamo già denunciato in campagna elettorale, l’operato della precedente legislatura, arrecando con i mancati investimenti in sanità, nei trasporti, nei servizi, sul lavoro, sulle politiche sociali o per i nostri giovani, enormi danni a tutti. Questa grave limitazione nell’azione della scorsa legislatura – sostiene Todde -, era stata evidenziata anche in tutte le relazioni di parifica della Corte dei Conti, la quale ha più volte descritto ‘una limitata capacità di programmazione e di attuazione dei programmi di spesa adottati’, dovuta sia all’incapacità di quantificare in modo corretto gli effettivi oneri delle politiche, sia dal ritardo nell’approvazione dei documenti di programmazione e contabili”.
“In questo nuovo corso – conclude la presidente della Regione Sardegna – intendiamo cambiare completamente il precedente modo di amministrare la cosa pubblica. Programmare tempestivamente le risorse, evitare lo spreco di soldi pubblici, rimettere al centro le persone, tutelare i sardi e i loro bisogni e riportare la trasparenza tra chi governa e i cittadini”.