Milano, 30 mag. (askanews) – Nel percorso verso la sostenibilità, Lidl Italia taglia un nuovo traguardo: l’apertura del punto vendita più green mai realizzato nel nostro Paese, un progetto pilota che vede nell’esperienza italiana un punto di riferimento per l’intero gruppo. Il 30 maggio, infatti, apre le sue porte il nuovo supermercato di Villafranca di Verona, dove l’insegna discount è presente dal 1992 e dove da domani inizierà il nuovo percorso:
“È un progetto nato da un’idea del 2018 nata qua in Italia che poi insieme alla nostra casa madre è stato sviluppato – ci ha detto Emilio Arduino, amministratore delegato Servizi Centrali e Sviluppo Immobiliare Lidl Italia – ovviamente io sono molto orgoglioso che sia stata assegnata al Team italiano ma ovviamente rappresenta il primo punto vendita in questo tenore per tutto il mondo Lidl”.
Il nuovo punto vendita, che sostituisce quello storico, è stato pensato e realizzato come un negozio completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, dove la scelta dei materiali di costruzione è stata fatta in un’ottica di economia circolare, con la struttura portante in legno, proveniente da foreste certificate PEFC, che cambia totalmente il volto dei negozi e al tempo stesso hanno evitato l’utilizzo di 1.650 tonnellate di calcestruzzo.
“Stiamo parlando del punto vendita più innovativo di Lidl Italia ma non solo a livello italiano perché questo sarà in collaborazione con la nostra casa madre il punto vendita di riferimento, prototipo a cui tutti i paesi si ispireranno per mettere a terra i loro progetti di ecosostenibilità – ha detto ancora Arduino – Le caratteristiche principali sono dettate dai classici obiettivi che sono di riduzione del consumo energetico, delle dispersioni energetiche e delle emissioni in atmosfera. Ma si aggiunge un quarto elemento di novità legato alla possibilità di riutilizzare i materiali utilizzati per la costruzione alla fine del loro ciclo di vita in altri utilizzi”.
Nel punto vendita veronese si è lavorato all’ottimizzazione della catena del freddo, con banchi e vasche frigo, freezer e impianti di climatizzazione alimentari con refrigeranti naturali come la Co2 e il propano e un sistema di porte per ridurre la dispersione del freddo. Anche l’acqua piovana grazie a cisterne di raccolta sotterranee verrà riutilizzata per l’irrigazione del verde con un conseguente risparmio idrico del 65%. Tutte scelte che hanno visto i progettisti impegnati in un meticoloso lavoro di analisi e valutazione: “Il committente ha richiesto un edificio a basso consumo energetico questo ha voluto dire un coordinamento tra la parte impiantistica e l’involucro che è molto prestazionale e impianti che non funzionassero con combustibili fossili – ha raccontato l’architetto Marco Contini – qui gli impianti funzionano con elettricità alimentati dal fotovoltaico”.
Il punto vendita grazie a questo impianto da oltre 570mila kilowattora l’anno è in grado di produrre più energia di quanta ne serva, aprendo la strada a un nuovo modo di pensare il retail.