Bertinotti: “Il fascismo è morto, ma le sue culture ancora vive” – askanews.it

Bertinotti: “Il fascismo è morto, ma le sue culture ancora vive”

“Esponenti di governo reticenti a dirsi anti-fascisti”
Mag 30, 2024
Roma, 30 mag. (askanews) – “Il fascismo come regime è stato abbattuto dalla Resistenza dei nostri partigiani d’Italia e si è concluso il 25 aprile del 1945, punto. Invece le culture reazionarie continuano a circolare e traggono anche alimento da elementi che sono costituiti da una parte della storia del fascismo. Il fascismo è morto, le culture da cui il fascismo ha preso corpo, quelle purtroppo continuano a vivere, purtroppo anche in Europa”: così Fausto Bertinotti, ex leader di Rifondazione comunista, parlando con i giornalisti fuori da Montecitorio al termine delle celebrazioni in onore di Giacomo Matteotti, a 100 anni dall’ultimo celebre discorso tenuto in aula del deputato socialista poi ucciso dai fascisti.

“Esponenti del partito di governo sono reticenti sul terreno dell’antifascismo, diciamo così. Io non direi a una cittadina o a un cittadino di doversi dichiarare anti-fascista, il cittadino o la cittadina sono liberi di pensare in ogni modo, compreso l’opposto di questo pensiero, ma chi rappresenta le istituzioni no”, ha poi aggiunto Bertinotti.