Milano, 29 mag. (askanews) – Eni protagonista al Design Museum ADI di Milano con la storia del brand e delle compagne di comunicazione dalle origini nel 1953 fino alla transizione energetica dei giorni nostri, con la mostra temporanea “Il cane a sei zampe, la storia di un’icona che guarda al futuro” dal 22 al 31 maggio nello spazio Dente del museo.
Presentandosi come una installazione, la mostra propone due piani di lettura. Su un primo livello riproduce le linee della celebre stazione di servizio Bacciocchi in Piazzale Accursio a Milano, icona del design Eni degli anni Cinquanta, mentre il livello inferiore è dedicato a isole espositive orizzontali che richiamano il concetto di territorio, evocando luoghi e contesti con protagonista il logo del Cane a sei zampe.
“Vuole raccontare come sta cambiando il brand dell’Eni e come sta seguendo la trasformazione dell’azienda. E questo racconto non potevamo che farlo nella nel museo nel museo del design negli spazi del Museo del design. Qui si racconta la storia del design italiano. In fondo il racconto di 71 anni di vita di Eni sono anche il racconto di 71 anni di vita industriale e economica del nostro Paese. E questo è il luogo ideale” afferma Antonio Funiciello, Head of Identity Management di Eni.
Fotografie, manifesti, riproduzioni di oggetti fisici e disegni originali accompagnano il visitatore in un viaggio nel tempo di oltre settant’anni, per poi proiettarsi verso le nuove identità visive di Plenitude, Versalis ed Enilive con i nuovi colori, il verde e il blu, a esprimere l’impegno nelle rinnovabili, nei biocarburanti e nelle soluzioni avanzate per un’energia e una mobilità sempre più sostenibili con protagonita sempre il cane a sei zampe.
“È un valore. Ha anche una grande dimensione popolare, secondo me, il marchio dell’Eni, il cane a sei zampe, è conosciuto certamente in Italia, ma anche nel resto del mondo, perché siamo presenti poi anche nel resto del mondo. Certo, per gli italiani, è arredo urbano e immaginario collettivo. Molti paesi italiani cominciano con la stazione di servizio dell’Eni, una volta dell’Agip, cioè i nostri paesi cominciano con un cane a sei zampe”, prosegue Funiciello.
Alla base della partnership fra Eni e l’ADI Museum Design l’obiettivo di valorizzare il ruolo sociale oltre che produttivo delle imprese
“ADI da 70 anni si occupa di costruire il valore dell’idea di Made in Italy attraverso il design. Eni lo fa altrettanto. Quindi ci sembrava assolutamente naturale poter lavorare insieme e cercare di, in occasione del rebranding, approfondire quelli che potevano essere i punti di contatto attorno al sistema design per la valorizzazione di un’azienda che è fondamentale per il sistema Paese”, afferma Luciano Galimberti, presidente ADI Design Museum.
Dopo il debutto all’ADI Design Museum di Milano, dal 10 giugno al 10 luglio la mostra si sposterà al Palazzo delle Esposizioni a Roma, nella Sala Fontana.