Napoli, 28 mag. (askanews) – “Bene il nuovo sequestro dei beni di 200 milioni di euro per i fratelli Pellini, condannati con sentenza definitiva per disastro ambientale. Dopo l’azione avviata dal ministero dell’Ambiente, forte segnale d’attenzione della Direzione distrettuale antimafia guidata dal procuratore Gratteri”. In una nota, Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania e Mariano Di Palma, referente di Libera Campania commentano così il nuovo decreto di sequestro dei beni dei fratelli Pellini emesso dalla sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione del tribunale di Napoli su richiesta della procura partenopea.
“Le bandiere con il principio di ‘chi inquina paga’, esposto dalle finestre e dai balconi di Acerra da cittadini e associazioni devono diventare realtà. Ora si acceleri sulla bonifica per riconquistare la fiducia perduta nei confronti delle istituzioni da parte di chi attende da troppi anni il risanamento del territorio in cui vive, inquinato da ecocriminali e clan camorristici che hanno accumulato enormi profitti”, concludono.