Roma, 28 mag. (askanews) – È un’AVIS in salute e in costante crescita, sia in termini di donatori sia di donazioni, quella che emerge dalla 90a Assemblea Generale, tenutasi a Vicenza dal 24 al 26 maggio scorsi. Le donazioni di sangue e plasma sono state complessivamente 1.992.590, pari a un incremento di ben due punti percentuali rispetto all’anno precedente, e i soci iscritti hanno raggiunto quota 1.294.822, che si traduce in +0,5%. Degna di nota anche la crescita delle donazioni di plasma. Il nostro Paese, infatti, lo scorso anno ha inviato oltre 880mila chili, pari oltre il 4% in più del 2022, alla produzione di farmaci impiegati nella cura di numerose patologie ed esigenze cliniche. Tra queste ricordiamo l’emofilia, le malattie epatiche, le ustioni, i trapianti, le immunodeficienze primitive e acquisite, oltre alla prevenzione dell’epatite B, del tetano e molto altro ancora.
«Sebbene l’Italia sia autosufficiente nella raccolta di globuli rossi per uso ospedaliero – ha sottolineato il Presidente nazionale, Gianpietro Briola – è ancora costretta a importare dall’estero circa il 20% dei medicinali plasmaderivati. Per raggiungere questo obiettivo è più che mai importante incrementare il numero di donatori giovani, soprattutto nella fascia d’età tra i 18 e i 25 anni, passata da 227.991 nel 2011 a 196.158 nel 2022, pari a un calo del 14%». L’Assemblea generale di AVIS è stata anche l’occasione per presentare i risultati di un’indagine nata dalla sinergia tra AVIS e un gruppo di ricerca dell’Università di Bologna. Contenuti nel libro «Il dono di sé, dono per gli altri», i dati si riferiscono a un campione di 3.200 giovani donatori tra i 18 e i 35 anni iscritti all’Associazione e illustrano le motivazioni che spingono a compiere questo gesto di solidarietà. Tra esse vi sono, in particolare, l’esempio della famiglia o di un amico, il passaparola tra pari e il contatto con le associazioni del dono, soprattutto a scuola, un ambito in cui AVIS è impegnata da ormai tanti anni, e sui nuovi media. I giovani donatori sono, inoltre, mossi da spinte motivazionali intrinseche, come la sensazione di autostima e di benessere. Sono, dunque, queste le leve su cui puntare per il raggiungimento dell’autosufficienza di farmaci plasmaderivati.
“Lascia che la solidarietà entri in circolo: dona il sangue, dona il plasma” è il tema scelto da AVIS per la prossima Giornata mondiale del donatore di sangue, che si celebrerà il 14 giugno. Istituita nel 2004 dall’Organizzazione mondiale della Sanità proprio nel giorno in cui nacque il medico e biologo austriaco Karl Landsteiner, co-scopritore dei gruppi sanguigni, questa ricorrenza rappresenta l’occasione per mantenere alta l’attenzione globale sull’importanza delle donazioni volontarie, gratuite, anonime e periodiche. Lo slogan di AVIS punta ad essere una vera e propria metafora: come il sangue circola nelle nostre vene, così i valori di altruismo e generosità incondizionata vogliono farsi strada tra le persone e soprattutto tra i giovani. Il 14 giugno si celebrerà la consueta giornata mondiale del donatore di sangue, giunta quest’anno alla sua ventesima edizione.