Statale Milano: stop occupazione. Collaborazione con Atenei di ogni Paese – askanews.it

Statale Milano: stop occupazione. Collaborazione con Atenei di ogni Paese

Mag 27, 2024
Roma, 27 mag. (askanews) – “In piena coerenza con la finalità della interazione tra culture che orienta il mandato istituzionale dell’università, e in adesione al documento CRUI, la Statale di Milano intende proseguire la collaborazione scientifica con le università straniere di ogni Paese”.E’ quanto si legge nella mozione approvata oggi dal Senato accademico dell’Università degli Studi di Milano.

Ribadendo “con forza la richiesta del cessate il fuoco immediato”, l’Università degli Studi di Milano sottolinea che “il lavoro istruttorio della Commissione Atti Istituzionali del Senato valuterà gli accordi in essere con enti e istituzioni nazionali e internazionali, con particolare attenzione a contenuti collegati allo sviluppo di tecnologie belliche o dual use e comunque secondo le linee guida approvate dal Senato accademico del 14 maggio e anche in virtù del principio costituzionale che, nel rispetto delle libertà garantite, salvaguarda il diritto della pubblica amministrazione ad esercitare le sue prerogative senza stato di costrizione alcuno. La Commissione si riunirà, quindi, solo a occupazione terminata”.

Al tempo stesso, “il Senato Accademico chiede la cessazione dell’occupazione degli spazi delle sedi universitarie, denunciando con forza la situazione di crescente gravità e progressivo degrado. Auspica che, anche attraverso la concessione di spazi specifici, venga immediatamente restaurato il diritto a una legittima libertà di espressione e civile protesta in modo da garantire il diritto costituzionale allo studio e al libero accesso a tutti i locali dell’ateneo dell’intera comunità accademica”.

“Sempre, nella nostra storia recente – sottolinea la mozione – le Università, a difesa dell’articolo 33 della Costituzione, sono state baluardo di resistenza alle minacce portate alla libertà di critica e di pensiero, sempre hanno protetto al loro interno il seme del dissenso. Una lettera sottoscritta da oltre 1.400 tra docenti e personale di staff di tutte le università israeliane, sembra ricordarcelo in questi giorni. Le comunità universitarie israeliane chiedono, infatti, la liberazione degli ostaggi e di porre fine senza indugio alla guerra a Gaza, “che sta causando enormi sofferenze ai civili, facendoli morire di fame e distruggendo le infrastrutture come non era mai accaduto prima”, e richiamano “i limiti del diritto internazionale” al diritto di autodifesa di Israele. Ci si augura, infine, che questa mozione sia colta nello spirito di un ulteriore dialogo tra tutte le componenti dell’Università degli Studi di Milano”.