Firenze, 27 mag. (askanews) – La “legge” per i 66 milioni che il Governo destina alla Toscana per l’alluvione del novembre 2023 è “stata scritta male” e “quei milioni sono indicati come impegno di spesa, non come trasmissione ai diretti cittadini”. Lo ribadisce il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a margine di un evento a Firenze col Capo della Protezione civile Fabrizio Curcio.
“Con Curcio -aggiunge Giani- stiamo cercando di sbrogliare la situazione e con il sottoscritto, come commissario, si prenderà una grossa responsabilità. Abbiamo infatti concordato che io scriva una lettera al ministero dell’Economia, con cui lui ha parlato, e con questa lettera avere l’anticipazione. E poi sperare che i parlamentari ritornino a correggere il decreto e prevedano che oltre l’impegno per i 66 milioni ci sia la trasmissione all’ufficio commissariale. Seguiremo questa strada e ai parlamentari dico ‘la prossima volta stateci più attenti’ perché se perderemo tre mesi per poterli trasferire ai cittadini è colpa di questa imperfezione”. “Con Curcio – conclude o Giani – c’è una bella intesa e con lui cerchiamo di rimediare a questa situazione”.