Stresa, 24 mag. (askanews) – I Paesi europei devono spingere gli Stati Uniti e gli altri partner del G7 a adottare una posizione comune sull’eccesso di capacità produttiva della Cina, che dopo l’ultima ondata di dazi e restrizioni di Washington rischia ora di scaricarsi sull’Ue e di mettere a repentaglio gli sforzi fatti negli ultimi anni per ripristinare produzioni e catene di valore in Europa. E’ il messaggio chiave lanciato dal ministro dell’Economia della Francia, Bruno Le Maire, durante un punto stampa prima dell’avvio dei lavori di questa mattina al G7 delle Finanze a Stresa.
Le Maire ha lanciato la proposta di coinvolgere il Fondo monetario internazionale – a Stresa è presente la direttrice Kristalina Georgieva – per elaborare una definizione e una valutazione congiunta del G7 su cosa sia un eccesso di capacità produttiva, in particolare sulla Cina.
Su questi temi “dobbiamo assolutamente evitare una guerra commerciale – ha avvertito – non è né l’interesse degli Stati Uniti, né della Cina, né dell’Europa, né di nessun paese nel mondo. Ma non di meno abbiamo una questione con le pratiche commerciali sleali, con gli alti livelli di sussidi e con l’eccesso di capacità produttiva”, ha spiegato Le Maire.
“Non eviterò alcuno sforzo per difendere i nostri interessi, per difendere i nostri lavoratori, i nostri piani industriali. Non voglio che tutti gli sforzi che abbiamo fatto per mettere nuove industrie, nuove catene di valore, nuovi lavoratori e nuovi posti di lavora in Francia negli ultimi sette anni, per rendere la Francia più attrattiva, che tutto questo venga messo a rischio da pratiche commerciali sleali o da eccessi di capacità produttiva – ha proseguito -. Quindi stiamo riflettendo su tutte le possibilità per evitare che le nostre industrie vengano colpite”.
“Proporrò al G7 e al Fmi di fare una valutazione congiunta di cosa sia capacità eccessiva della Cina. E poi dobbiamo avere un dialogo molto aperto e franco con i nostri partner cinesi, perché la Cina è un partner economico”. Il presidente francese Emmanuel Macron “ha avuto un dialogo con il presidente Xi (Jinping) due settimane fa”. Ma non si può evitare di avere “una valutazione chiara della situazione e degli strumenti più efficienti possibili”.
Secondo Le Maire “l’unità del G7 deve basarsi su una valutazione comune della situazione, primo sul che cosa sia un eccesso di capacità cinese, secondo ci serve il supporto del Fmi e, terzo, quali sono gli strumenti a nostra disposizione. I paesi europei hanno diversi strumenti a loro disposizione per prevenire questa capacità in eccesso e per avere la giusta risposta. Voglio ricordare tutte le decisioni che sono state già prese dalla Commissione Ue, passi molto forti per intervenire. Ma avere una linea comune con il G7 è anche il modo migliore per sistemare la questione, per andare avanti e evitare qualunque tipo di situazione che possa mettere a rischio i nostri piani e le nostre basi industriali”.