Forlì, 20 mag. (askanews) – Anche la giornata conclusiva, quella di Domenica 19 Maggio, è stata generosa di contenuti per i tantissimi presenti. Protagonista, soprattutto nel pomeriggio il Villaggio EYE di Forlì. Il Campus che lo ospitava è stato luogo di grande energia ed inclusione: durante l’evento lo abbiamo visto ricco di proposte, iniziative e attività itineranti, completate da una speciale area food. Il tutto con un approccio ecologico nella tutela dell’ambiente. Abbiamo parlato con Francesco Privitera, Responsabile Area Food Campus Forlì:
“Abbiamo cercato in questo spazio di coniugare da un lato il territorio e dall’altro quelli che erano i temi portanti di questa iniziativa, l’inclusività ma anche la differenza e ovviamente la tutela dell’ambiente. Abbiamo dato molta attenzione al riciclaggio, e tutto quello che poi è lo smaltimento dei rifiuti. In questa area abbiamo allestito degli stand istituzionali, mantenendo i temi portanti dell’inclusività, dell’ambiente cercando di far capire la prospettiva dell’impegno che tutte queste istituzioni hanno in forme diverse”.
Stand istituzionali erano presenti nell’area: Università, Regione, Parlamento europeo e Comune di Forlì, uniti nel trasmettere un messaggio di impegno sociale ai giovani.
Un messaggio, quello europeo, che non è mai facile da trasmettere, rischiando di risultare in qualche suo aspetto astratto e molto ampio: obiettivo, quello della stampa, è di dare concretezza e consapevolezza di tali importanti messaggi. Abbiamo poi parlato con Laura Loguercio, giornalista de “Il Post”:
“Quello che cerchiamo di fare è cambiare la narrazione per far capire le conseguenze effettive di quello che l’Unione Europea fa e quali siano le conseguenze. Cerchiamo di occuparci dell’Unione Europea selezionando le notizie che contano di più in quel particolare momento, ci occupiamo con costanza e spiegando il contesto delle notizie”.
L’inaugurazione della Panchina Europea all’interno del Campus, segno concreto e tangibile del passaggio di EYE Forlì in Italia, ha anticipato la grande festa finale all’interno del Villaggio, dove giovani percussionisti hanno appassionato i presenti utilizzando strumenti musicali realizzati con materiale di recupero.