Roma, 20 mag. (askanews) – Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago in campo per l’ambiente: sabato 18 maggio ha messo a dimora di 1000 nuovi alberi in una zona boschiva dell’Altopiano di Asiago colpita, nel 2018, dalla tempesta Vaia e, dal 2022, afflitta dal bostrico, un pericoloso parassita che sta causando gravi danni ai boschi.
La riforestazione è stata fatta nella zona boschiva di Enego, comune dell’Altopiano di Asiago. Avviata con una passeggiata guidata condotta da esperti di Etifor, spin-off dell’Università di Padova che trasforma le conoscenze scientifiche in impatti positivi per l’ambiente e la comunità, l’impianto dei nuovi alberi, tra abeti rossi, faggi e larici, ha confermato l’importanza di trasformare le scelte globali del Green Deal europeo e gli obiettivi condivisi sulla biodiversità in azioni concrete locali ed individuali prendendo parte direttamente al processo di rinascita e tutela.
Il nuovo gesto di restituzione si inserisce in un percorso di testimonianza del forte legame che unisce il formaggio Asiago DOP al suo luogo d’origine, preceduto, negli anni scorsi, da varie azioni come quelle dedicate al ripristino di malghe danneggiate da eventi naturali, il sostegno alla ricerca delle radici storiche e culturali del territorio fino alle attività di promozione e valorizzazione del patrimonio naturale e paesaggistico dell’altopiano più grande d’Europa.
“Essere testimoni di questo territorio – ha affermato Fiorenzo Rigoni, presidente del Consorzio Tutela Formaggio Asiago – vuol dire, per tutti i produttori di Asiago DOP, scegliere ogni giorno di agire concretamente per garantire il suo futuro e quello delle prossime generazioni. La posa di questi alberi è un gesto simbolico di restituzione e un impegno condiviso con quanti hanno a cuore il pianeta e vogliono essere parte attiva della sua cura insieme a noi”.
La messa a dimora dei 1000 alberi, simbolicamente a rappresentare ognuna delle mille aziende che compongono la filiera produttiva dell’Asiago DOP e gli oltre mille anni di storia di questo prodotto, è inserita in questo progetto e segna anche il raggiungimento dell’ambizioso obiettivo di adozione di una porzione di bosco che ora tornerà a crescere ed offrire il suo prezioso contributo al mantenimento dell’equilibrio naturale.