Liguria,Pd: dopo arresto Signorini Genova non più rappresentata in Iren – askanews.it

Liguria,Pd: dopo arresto Signorini Genova non più rappresentata in Iren

Natale e D’Angelo: scelta Bucci e Toti è duro colpo per la città
Mag 16, 2024
Genova, 16 mag. (askanews) – “Con la scelta di Signorini alla guida di Iren, Bucci e Toti hanno penalizzato Genova e la Liguria infliggendo un duro colpo alla città e alla regione”. Lo affermano in una nota Davide Natale, segretario del Pd della Liguria, e Simone D’Angelo, segretario del Pd di Genova.

“Lo abbiamo detto – prosegue la nota del Pd – subito dopo la nomina, ad agosto, sottolineando come, pur di dare l’incarico a Signorini, il Comune e la Regione avessero accettato di perdere importanti deleghe che i patti parasociali assegnavano all’amministratore delegato designato da Genova (personale, finanza e relazioni con gli investitori, solo per fare i principali esempi) e che sono passate al presidente, nominato dal Comune di Torino e al vice-presidente scelto da Reggio Emilia”.

“Ora – sottolineano Natale e D’Angelo – dopo l’indagine che ha colpito Signorini, all’interno di Iren Genova non conta nulla, non è rappresentata, infatti Signorini è stato sospeso e tutte le deleghe sono passate al presidente e al suo vice. Si corre il rischio che alla prossima assemblea dei soci non venga confermata la nomina dell’ex presidente del porto con la conseguenza che il Comune di Genova, pur essendo il primo socio di Iren, perda il giusto e necessario ruolo all’interno della società. Tutto questo per le scelte del centrodestra ligure e genovese”.

“Un vero e proprio danno – concludono i segretari del Pd della Liguria e di Genova – le cui conseguenze ricadono sui numerosi investimenti che erano programmati per il nostro territorio (impianti di trattamento rifiuti, rinnovo delle reti e investimenti nella depurazione). Una condizione che aggiunta al crollo in Borsa, che è avvenuto subito dopo le rivelazioni dell’inchiesta, ha provocato una perdita non solo per gli investitori ma anche per l’amministrazione e i soci dell’azienda e quindi per tutti i cittadini. Questo vuoto che vede Genova esclusa da ogni potere decisionale non può durare ancora. Si volti pagina e si inizi a lavorare nell’interesse dei cittadini e non di altro”.