Cannes, applausi e commozione per “Moi aussi” proiettato in spiaggia – askanews.it

Cannes, applausi e commozione per “Moi aussi” proiettato in spiaggia

Judith Godrèche: sono orgogliosa. La figlia: commovente
Mag 16, 2024
Cannes (Francia), 16 mag. (askanews) – Al Cinéma de la Plage del Festival di Cannes, che come ogni anno dà la possibilità al pubblico di vedere gratuitamente film francesi e internazionali sulla spiaggia della Croisette, folla e applausi per l’attrice Judith Godrèche, voce del movimento #MeToo nel cinema francese, che ha presentato il suo corto “Moi aussi”, l’apertura della sezione Un Certain Regard.

Un film nato per raccontare le storie delle vittime di violenza sessuale che la regista ha raccolto creando un indirizzo mail apposito; in pochi giorni è stata tempestata da centinaia di messaggi. Ha voluto dar voce a tutti e spingere chi ancora non l’ha fatto a denunciare. “Sono molto orgogliosa di poter condividere questo momento con voi. Sono molto orgogliosa di essere qui, al Festival di Cannes, in questo luogo che fissa per sempre i film nella storia del cinema, in questo luogo dove le più grandi star, le persone che tutti ammirano, salgono la celebre scalinata”, ha detto Godrèche dal palco.

Tra le centinaia di donne e uomini che appaiono nel corto, molte presenti anche a Cannes, c’è anche la figlia di Godrèche, Tess Barthélémy, la protagonista. “È estremamente commovente, sono molto felice di aver preso parte a questa giornata, a questo film”, ha commentato.

Anche Isabelle Bourdon ha partecipato al corto, e ha raccontato: “È stato estremamente potente. Si è creata una comunità di persone. Alcuni di noi non avevano mai parlato prima delle violenze. Io l’ho fatto di recente, ma ci sono persone che non avevano mai parlato, era la prima volta che parlavano e non so come dirlo: è come se per tutta la vita sei stata schiacciatada questo peso, ti vergogni. E poi ti alzi in piedi, insieme, sei circondata da persone come te, che ti sostengono. Alcune hanno pianto tra le nostre braccia, persone che nemmeno conoscevamo”.