Cannes (Francia), 15 mag. (askanews) – Non solo star sul tappeto rosso in apertura della 77esima edizione di Cannes. Il collettivo dei precari del festival ha manifestato, mentre sfilavano attori e registi sul red carpet, al grido di “Sotto gli schermi la miseria”. I lavoratori dello spettacolo sono preoccupati per le nuove regole d’indennizzo della disoccupazione.
Jean-Charles Canu, membro del collettivo dei precari, spiega: “Noi lavoratori dei festival subiamo gli effetti di una riforma del 2021 che ha dimezzato le nostre indennità di disoccupazione quando non lavoriamo, tra un festival e l’altro”.
Come previsto, dunque, il festival si è aperto tra le proteste, e nel secondo giorno c’è grandissima attesa per il cortometraggio che apre la sezione “Un certain regard”, “Moi aussi”, dell’attrice e regista Judith Godrèche. Era stata proprio lei, tre mesi fa, ad accusare pubblicamente due importanti registi francesi, Jacques Doillon e Benoit Jacquot, di averla violentata quando aveva 15 anni. Da allora l’ondata #metoo in Francia ha ripreso quota, il dibattito è molto acceso, sul sito di “Le Monde” 100 personalità del mondo del cinema francese, tra cui Isabelle Adjani e Emmanuelle Béart, hanno lanciato un appello perché si arrivi a una legge integrale contro la violenza sessuale nel loro Paese. Vista l’enorme richiesta il corto di Godrèche verrà proiettato non solo nel Palazzo del festival ma anche sulla spiaggia, con ingresso libero.