Roma, 15 mag. (askanews) – Si svolgerà domani, 16 maggio, presso la Camera di Commercio di Foggia l’edizione 2024 dei Durum Days, l’evento internazionale per fare il punto sulla produzione di grano attesa in Italia e nel mondo. L’iniziativa è organizzata e promossa da Assosementi, Cia – Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri, Fedagripesca Confcooperative, Compag, Italmopa, Unione Italiana Food e CREA.
Nella mattina sono previste due sessioni parallele con relative tavole rotonde, la prima dedicata all’innovazione tecnologica e digitale, la seconda sulle prospettive per la campagna di grano duro 2024/25.
Nel pomeriggio avrà luogo il Durum Science Workshop dal titolo “Strumenti e tecniche per fronteggiare le incertezze della filiera cerealicola”.
Per il Crea parteciperanno il direttore del centro Cerealicoltura e Colture Industriali, Nicola Pecchioni, che parlerà di “Innovazione tecnologica e digitale: le sfide e le opportunità per il futuro della filiera del grano duro”, il dirigente del Crea Politiche e Bioeconomia e coordinatore della Rete Rurale Nazionale Alessandro Monteleone che approfondirà la tematica delle opportunità di finanziamento per l’innovazione, il dirigente di ricerca del centro Cerealicoltura e Colture Industriali, Pasquale De Vita, con la relazione “La situazione e l’andamento delle produzioni di grano duro in Italia nell’annata in corso” e la ricercatrice del centro Genomica e Bioinformatica, Caterina Morcia, con un intervento sugli “Strumenti innovativi per la tracciabilità e la qualità lungo la filiera”.
La mattina sarà dedicata a uno sguardo sui mercati perché a metà maggio trapelano le prime indiscrezioni sulle intenzioni di semina canadesi e nordamericane, anche se non si conoscerà nei dettagli come andrà la stagione al di là dell’Atlantico, mentre quella nel Mediterraneo è sufficientemente avanzata per stimare le prime previsioni di produzione.
Quest’anno il tema principale sarà l’innovazione o, meglio, come l’innovazione, in un anno che si preannuncia complicato per gli effetti del cambiamento climatico sulla durogranicoltura italiana, potrà aiutare a stabilizzare le produzioni e la qualità, in un contesto di crescenti effetti diretti e indiretti del clima.
Nella prima sessione, il CREA parlerà delle prospettive future del comparto, con i risultati raggiunti e raggiungibili dalle TEA, dalle soluzioni digitali per l’azienda cerealicola, e da altre innovazioni. Nella seconda, si farà il punto sull’andamento della stagione, che al sud si presenta in salita a causa dell’inverno eccessivamente caldo e di una prolungata assenza delle piogge.