Roma, 15 mag. (askanews) – In Lombardia sono partiti i distretti suinicoli, zone all’interno delle quali non dovrà esserci la presenza di alcun cinghiale, creati per fermare l’avanzata della Peste suina africana (Psa). E Confagricoltura Veneto chiede che anche la Regione Veneto si attivi per costituirli anche sul proprio territorio, dato che la presenza dei cinghiali è diffusa e costantemente in crescita.
A lanciare la proposta dei distretti suinicoli, mirati al depopolamento dei cinghiali nelle aree a vocazione suinicola, è stato il commissario alla Psa, Vincenzo Caputo, in una riunione con i rappresentanti degli allevatori, alla quale ha partecipato anche Rudy Milani, presidente nazionale del settore di Confagricoltura, titolare di un allevamento a Zero Branco (Treviso). Caputo ha spiegato che i distretti suinicoli devono essere individuati dalle Regioni sulla base della densità di allevamento e di popolazione suinicola, ma anche in base alla presenza di aziende di macellazione e trasformazione.
“Abbiamo chiesto alla Regione Veneto di convocarci per la costituzione dei distretti suinicoli – spiega Rudy Milani, presidente della sezioni suinicoltori di Confagricoltura – Ad oggi non abbiamo notizie, ma auspichiamo che al più presto si faccia un tavolo con gli allevatori per poter valutare dove istituire i distretti. La Regione Lombardia ne ha individuati tre, prendendo come riferimento 300 suini a chilometro quadrato”.