Roma, 15 mag. (askanews) – Una scienza più ricca e più libera ma anche più credibile attraverso la molteplicità dei punti di vista, che estendono le prospettive e alimentano la discussione pubblica sulla sua natura e sulle sue implicazioni: “diversità” è la parola chiave di “Scienza e Virgola” 2024, il Science and Media Festival organizzato dal Laboratorio Interdisciplinare della SISSA, in programma a Trieste dal 16 al 21 maggio 2024 con la sua 8a edizione, di cui lo scrittore e fisico Paolo Giordano è il Direttore artistico.
Sei giorni di incontri, dialoghi, eventi esperienziali e un vastissimo focus dedicato all’editoria scientifica – informano gli organizzatori – ben 24 libri da sfogliare insieme e 4 presentazioni in anteprima riservate a Scienza e Virgola 2024, sul filo rosso della varietà dei punti di vista nella discussione pubblica sulla scienza e in particolare di una visione “al femminile” delle prospettive ed esperienze in ambito scientifico e letterario. Molti gli incontri, molti i protagonisti, moltissime le scrittrici, divulgatrici, giornaliste, attrici e altre voci al femminile del festival, e proporrà anche spettacoli teatrali, proiezioni, degustazioni, laboratori per adulti e bambini. Un programma diffuso ed esteso, che lambirà teatri e librerie, scuole, biblioteche e caffè, ma anche luoghi nuovi per il Festival, come la Casa Circondariale Ernesto Mari di Trieste e la Scuola dell’Infanzia di Melara.
“La scienza – sottolinea il direttore artistico Paolo Giordano – è più credibile quando si allargano le prospettive e quando si stimola la discussione pubblica sui suoi limiti e sulle sue implicazioni. E questo attraverso i libri, il teatro, il cinema, i laboratori e le molte altre modalità con cui viene raccontata, riletta e veicolata. La scienza ha bisogno di interrogarsi su sé stessa, di provare a fare autocritica: è una questione che vogliamo esplorare in questa edizione di Scienza e Virgola”.
A scandire il festival saranno i tre importanti dialoghi condotti da Paolo Giordano: l’evento inaugurale, innanzitutto, giovedì 16 maggio (Sala Piccola Fenice, ore 20.30), sul tema “Trovare la libertà attraverso la scrittura”, con le scrittrici Olivia Laing e Chiara Valerio; quindi il confronto con l’autrice e psicoterapeuta Stefania Andreoli che a Scienza e Virgola sabato 18 maggio presenterà l’ultimo saggio sulle relazioni al tempo del narcisismo; infine domenica 19 maggio lo sguardo sulle giovani generazioni travolte dalle guerre o impegnate nella resistenza ai regimi, dall’Ucraina al Medio Oriente, con la giornalista Cecilia Sala.
Di alto valore divulgativo anche l’incontro con l’astrofisica di Harvard Lisa Randall, intervistata dalla giornalista Barbara Gallavotti sulle tappe di un viaggio alla comprensione dello spazio e delle sue leggi, da Galileo a Newton, da Einstein a Feynman, dalla materia oscura a Higgs e il suo bosone. L’incontro è organizzato con l’ICTP-Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam, istituto che nel 2024 festeggia i suoi 60 anni.
L’Open Day della SISSA di venerdì 17 maggio sarà un piccolo “Festival nel festival” in cui la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati apre le porte alla città con incontri, dialoghi, giochi, teatro e molto altro nella sua sede di via Bonomea 265.
“Abbiamo bisogno di liberare la conoscenza. Non dobbiamo infatti sottovalutare il rischio di una concentrazione crescente del sapere, proprio in una società in cui la scienza e la tecnologia sono sempre più diffuse – afferma Nico Pitrelli, responsabile scientifico e organizzativo di Scienza e virgola – Il richiamo alla diversità, che è il filo rosso di questa edizione del Festival, rispecchia sia l’esigenza di un allargamento dei punti di vista per produrre una conoscenza più attendibile, sia un possibile antidoto alle disuguaglianze legate a rischi monopolistici. Questo ampliamento riguarda e deve riguardare la produzione culturale e mediatica, di cui a Scienza e virgola diamo una rappresentazione aggiornata affrontando, a partire dai libri, alcuni dei temi più urgenti della contemporaneità. Intelligenza artificiale, cambiamenti climatici, parità di genere, inclusione di gruppi svantaggiati nel mondo della ricerca, salute mentale, sono solo alcuni degli argomenti che tratteremo e su cui ci auspichiamo si sviluppi una discussione sempre più estesa, con la convinzione che a beneficiare di un sapere diffuso e molteplice non siano solo i cittadini, ma la scienza stessa”.