Roma, 14 mag. (askanews) – L’ex sindaca di Roma, oggi consigliera M5S Virginia Raggi, è stata “accusata di calunnia da vecchi vertici Ama”. “Mai sono stata accusata di corruzione – precisa Raggi in una nota -. Mi si contesta di avere accusato alcune persone di avere tenuto nei miei confronti una condotta che esse stesse hanno esplicitamente rivendicato”.
All’epoca, ricorda Raggi “ho effettivamente subito enormi pressioni affinché si approvasse un bilancio che presentava molti aspetti poco chiari, ma non lo feci. Provo, pertanto, sconcerto e rabbia per una vicenda paradossale nella quale, voglio ricordarlo, sono stata io, per prima, a denunciare pubblicamente e a segnalare in Procura la situazione economica altamente critica dell’azienda – sottolinea Raggi – e, poi, ad affidarla a un nuovo CdA, che ne ha risanato i conti”. Il bilancio successivamente approvato, ricorda ancora Raggi “dopo aver sostituito i vertici della società, risultò ben diverso: è emerso, infatti, un buco di 250 milioni di Euro, prodottisi addirittura dal 2003, dovuti a una gestione pregressa a dir poco disattenta dell’azienda”.
“Ci tengo infine a sottolineare – conclude Raggi – che, in relazione ai fatti che mi vengono oggi addebitati, il Pm ha chiesto, prima, l’archiviazione e, poi, una sentenza di non luogo a procedere in mio favore. Affronteremo anche questa”.