Nel “Secolo delle Città”, Bergamo modello d’Europa
Rilevanza strategica internazionale l’impatto di rigenerazione urbana Porta Sud
Mag 14, 2024
Roma, 14 mag. – Grande interesse per la seconda giornata di lavori della 36° edizione del Netlipse Network Meeting. L’incontro, che ha riunito esperti da tutto il mondo per mettere in rete le conoscenze sulla gestione e organizzazione dei progetti di grandi infrastrutture in Europa, martedì 14 maggio, ha fatto tappa a Bergamo, nella suggestiva cornice dell’Aula Magna dell’Università degli studi di Bergamo, per riflettere sulla trasformazione epocale che la città sta per vivere dal punto di vista infrastrutturale.
Tutto sta infatti ruotando attorno alla rigenerazione urbana di Porta Sud, a partire dalle opere in corso di realizzazione, tra cui il sistema di trasporto su corsia preferenziale e-BRT che prevederà il collegamento, tramite l’utilizzo di autobus elettrici tra il Polo Intermodale della Stazione di Bergamo con il comune di Dalmine e Verdellino e con il Polo Scientifico del Kilometro Rosso di Stezzano, la nuova stazione ferroviaria di Bergamo e la linea tramviaria T2 che unirà Bergamo a Villa d’Almè, l’autostrada Bergamo-Treviglio, e non da ultimo il centro intermodale di Cortenuova. Oltre 2 miliardi di investimenti, che lanceranno la Bergamo del futuro, dando nuovo impulso economico e sociale al territorio.
Dopo il sopralluogo di lunedì 13 maggio presso le aree di cantiere del Polo Intermodale, oggi, martedì 14 maggio, il convegno “Impatto di Porta Sud” ha permesso di conoscere l’impatto del Progetto Porta Sud sulla Regione Lombardia e sull’Italia, approfondendo quanto le infrastrutture e le scelte strategiche del nuovo piano di rigenerazione convertiranno Bergamo in una città modello.
Dopo il benvenuto dei professori Fulvio Adobati ed Emanuele Garda dell’Università degli studi di Bergamo, l’architetto Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari, ha sottolineato i numeri complessivi dell’operazione Porta Sud affidata al Gruppo Vitali. Carlo Masseroli, AD di Nhood Services Italy, ha illustrato perché il progetto sia divenuto un generatore di interesse e di investimenti sull’intera provincia, attestandosi come esempio di una tra le maggiori operazioni di partenariato tra pubblico e privato sul territorio nazionale. “Le maggiori azioni di rigenerazione del nuovo secolo hanno potuto svilupparsi per la presenza di aree ferroviarie non più funzionali allo svolgimento delle attività, all’interno di contesti urbani ben consolidati”, ha aggiunto Giuseppe Savoia, direttore generale di FS Sistemi Urbani, nel ripercorrere la storia dello Scalo di Bergamo Porta Sud. Entrando ancor più nel merito del progetto, il focus dell’ingegner Susanna Borelli, responsabile investimenti delle Stazioni Area Nord di Rete Ferroviaria Italiana ha anticipato come la nuova Stazione Europea diventerà un hub di mobilità sostenibile in grado di connettere i quattro principali sistemi di trasporto pubblico di Bergamo. “Il Pnrr ha portato una quota importante di fondi per la realizzazione e implementazione del sistema infrastrutturale dell’intera provincia, con l’obiettivo di sostenere l’economia e i servizi per i cittadini”, ha specificato Borelli.
I relatori sono poi entrati nel merito dei principali sistemi di trasporto del territorio. Gianni Scarfone, AD di TEB Tramvie Elettriche Bergamasche, ha fatto una panoramica sulla mobilità dei prossimi trent’anni: “Alla domanda e alla reale necessità di una nuova mobilità sostenibile per i decenni che verranno deve necessariamente accompagnarsi una grande innovazione tecnologica”. Gianantonio Arnoldi, AD CAL Concessioni Autostradali Lombarde, ha spiegato quale sarà il futuro ruolo del sistema autostradale nel sistema di trasporti della regione, mentre l’ingegner Liliana Donato, direttore generale di ATB Mobilità e ATB Servizi (ATB-Azienda Trasporti Bergamo), che sta realizzando l’asse della mobilità chiamato Sentiero dell’Innovazione, ha approfondito perché “connettere la stazione ferroviaria del capoluogo con il polo universitario di Dalmine e il centro scientifico del Kilometro Rosso con i nuovi bus elettrici significherà abbattere tempi di percorrenza e inquinamento, mettendo in collegamento con maggiore velocità aziende, centri di ricerca e formazione. Il valore dell’innovazione risiede proprio nel creare nuove sinergie scientifiche, culturali e sociali, andando ben oltre il tema della mobilità”.
Sullo scalo merci e polo intermodale Interporto di Cortenuova, Massimo Marciani, presidente di Fit Consulting ha spiegato quali caratteristiche debbano avere opere come questa per non essere rigettate dal territorio, attestandosi come operazioni qualificanti per le persone e per le imprese. A chiudere la tavola rotonda, Giovanni Sanga Presidente di SACBO, intervenuto sulle prospettive di sviluppo dello scalo aeroportuale di Bergamo e sull’importanza del suo collegamento con la nuova stazione di Porta Sud.