Milano, 14 mag. (askanews) – Ascoltare cittadini e cittadine, raccogliere i loro suggerimenti, portare in evidenza le loro esigenze; il tutto nella prospettiva di mettere imprese, soggetti pubblici, amministrazioni nella condizione di occuparsi dei diversi e complessi aspetti dell’invecchiamento della popolazione in un modo nuovo. E’ una delle idee sottesa alla start-up “Voice-Italia”, prima piattaforma digitale e fisica nel nostro Paese che punta a raccogliere una community attiva di cittadine e cittadini per progettare soluzioni per una vita più sana, lunga e soddisfacente.
La piattaforma Voice Italia prende vita – ufficialmente il 14 maggio del 2024 con un evento di lancio che si è svolto a Milano – nel solco dell’esperienza di “Voice Global”, nata nel 2007 nel Regno Unito, ed è fondata dal National Innovation Centre for Ageing (NICA) insieme a Fondazione Ravasi Garzanti, con il contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Amplifon. Il suo obiettivo è quello di coinvolgere persone con background e ruoli diversi, che insieme a università e centri di ricerca, istituzioni pubbliche e comunità locali, imprese del settore pubblico e privato possano contribuire a progetti e iniziative mirate ad affrontare concretamente le sfide globali legate al tema dell’invecchiamento, con il diretto coinvolgimento delle persone.
“Di fronte al fenomeno sempre più crescente e trasversale dell’invecchiamento a livello mondiale, Italia e Gran Bretagna si sono incontrate per affrontarlo – ha affermato Nic Palmarini, amministratore delegato di Voice Italia e director di NICA – Insieme hanno deciso di mettere a fattor comune esperienze e network creando Voice Italia, un’impresa sociale nata sulla scorta dell’esperienza partecipativa inglese, al servizio di chi, nel nostro Paese, intende affrontare da diverse prospettive le sfide che questa grande trasformazione propone”.
L’Italia è il secondo Paese al mondo per longevità dopo il Giappone, ed è uno dei luoghi con la più alta aspettativa di vita alla nascita: 83 anni in media (81 per gli uomini, 85 per le donne): da un lato, quindi, un Paese esemplare se si valuta l’invecchiamento solo dal punto di vista delle aspettative di vita; e dall’altro lato offre molti spunti di riflessione – e anche di miglioramento- se si guarda alla longevità anche valutando parametri di benessere.
In pratica la piattaforma Voice punta a coinvolgere persone di tutte le età – con particolare attenzione alle persone anziane, alle loro famiglie e alle comunità con cui si relazionano – con l’obiettivo di rimettere in circolo la loro esperienza e conoscenza a vantaggio della ricerca e dell’innovazione sociale. Attraverso i metodi di co-progettazione, la partecipazione a workshop ed eventi, sondaggi, focus group, interviste e ricerche etnografiche commissionate da enti pubblici e privati la community di Voice Italia vuole così a ricercare e identificare bisogni, priorità e aspirazioni – anche inascoltate o non soddisfatte – per fornire, grazie alle esperienze e ai dati raccolti, una visione nuova e inaspettata su prodotti, servizi, contesti e aspettative alle organizzazioni pubbliche e private.
“In Italia Fondazione Ravasi Garzanti, frutto dello spirito filantropico dell’editore Livio Garzanti, lavora da anni sui temi dell’invecchiamento coniugando ricerca, azione culturale e sperimentazioni sul campo, a Milano e non solo – ha detto Felice Scalvini, direttore della Fondazione Ravasi Garzanti e presidente di Voice Italia – Era quindi naturale il suo coinvolgimento nella fondazione di Voice Italia, che nasce come centro di competenze e di azione e si propone di coinvolgere in tutte le sue iniziative i cittadini e le cittadine attraverso una piattaforma collaudata di ingaggio online della comunità. Sarà uno strumento che faciliterà il coinvolgimento e la condivisione dell’esperienza delle persone e permetterà di collegare l’Italia alle altre comunità internazionali”.
Al lancio di Voice Italia hanno partecipato tra gli altri Giovanni Azzone, presidente di Fondazione Cariplo; Lamberto Bertolè, assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano; Mario Cera, presidente Fondazione Ravasi Garzanti; Lynne Corner, director di Voice Global e coo di NICA; Maria Cristina Ferradini, consigliere delegato di Fondazione Amplifon; Catriona Graham, console generale britannico a Milano e direttore Italia del Department for International Trade (DIT); Maria Grazia Mattei, presidente di MEET Digital Culture Center; Maurizio Moirano, rappresentante di Voice Italia; Assunta Morresi, vice capo di Gabinetto del Ministero per la famiglia, la natalità e le pari opportunità; Nic Palmarini, amministratore delegato di Voice Italia e director di NICA; Felice Scalvini, direttore della Fondazione Ravasi Garzanti e presidente di Voice Italia; Ros Wilson, rappresentante di Voice UK.