Roma, 7 mag. (askanews) – Sulla scia del successo ottenuto nei tre anni precedenti, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e i suoi partner negli Stati membri dell’UE hanno avviato la campagna Safe2Eat 2024. Precedentemente nota come #EUChooseSafeFood, la campagna torna ora con un nuovo nome e un rinnovato impegno al fine di sensibilizzare i cittadini europei alle questioni di sicurezza alimentare.
Quest’anno la campagna amplia il suo campo d’azione coinvolgendo 18 paesi, che uniscono le forze per aiutare i consumatori a prendere decisioni informate sui loro alimenti. Tra i paesi partecipanti dell’edizione 2024 figurano Romania, Cechia, Ungheria, Grecia, Estonia, Croazia, Italia, Lettonia, Cipro, Slovenia, Spagna, Lussemburgo, Slovacchia, Austria, Polonia, Portogallo, Irlanda e Macedonia del Nord.
Da una ricerca condotta dall’Efsa nel 2023, in collaborazione con Ipsos, è emerso che quasi il 70% degli europei manifesta un interesse nell’ambito della sicurezza alimentare. Tuttavia circa il 60% ritiene che le informazioni relative alla sicurezza alimentare siano troppo tecniche e difficili da capire. Per questo motivo la nuova edizione della campagna mira a comunicare i fondamenti scientifici alla base dei nostri alimenti in modo chiaro, accurato ma rassicurante e comprensibile. L’obiettivo è di consentire ai cittadini di prendere decisioni informate sul loro consumo alimentare, garantendo sicurezza e salute nelle loro scelte quotidiane.
Con il motto #Safe2EatEU, la campagna continua a incentrare i suoi sforzi sull’educazione dei cittadini in relazione a vari aspetti della sicurezza alimentare, tra cui le malattie di origine alimentare, le tecniche corrette di preparazione del cibo, l’importanza di leggere le etichette alimentari e la promozione di pratiche di riduzione dello spreco alimentare.
La campagna evidenzia inoltre l’importanza di una dieta equilibrata, la sicurezza degli integratori alimentari e la necessità di indicazioni sulla salute dei prodotti alimentari scientificamente comprovate. Cerca inoltre di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sicurezza degli additivi alimentari e dei nuovi alimenti, nonché sulla presenza di allergeni alimentari.