Roma, 30 apr. (askanews) – L’edizione 2024 del GTM (Germany Travel Market)), la grande fiera dedicata all’offerta turistica tedesca, si è tenuta a Chemnitz (21-23 aprile), terza maggiore città della Sassonia dopo Lipsia e Dresda, nel pieno dei preparativi per diventare Capitale Europea della Cultura 2025, assieme a Gorizia e Nova Gorica. Mareike Holfeld, capo ufficio stampa di Chemnitz Capitale della Cultura Europea:
“Nova Gorica e Gorizia sono città che hanno un confine fondamentalmente nella città, una città slovena e una città italiana, e il loro slogan è ‘andare senza confini’. Sono molto collegate a Chemnitz e ci sono molte somiglianze quando si parla del periodo di trasformazione, che entrambi i Paesi e le città hanno vissuto”, ha spiegato ai microfoni di askanews.
Chemnitz, non lontano dal confine ceco, è una città dell’ex Germania Est tutta da (ri)scoprire, secondo il motto “C the Unseen” (“Vedere l’invisibile”), tra resti di architettura socialista (ad esempio i “Plattenbau”), monumenti sovietici giganteschi come la famosa “testa di Karl Marx” – 7,1 metri per 40 tonnellate – tele di Andy Warhol che ritraggono Lenin (Lenin Rosso, Lenin Nero, 1986, Lenin, 1987) al Museo d’arte moderna Gunzenhauser, in corso di ristrutturazione e con la più grande collezione di opere di Otto Dix; o ancora le meravigliose sculture gotiche sassoni allo Schlossbergmuseum, un ex monastero benedettino perfettamente conservato, e da vedere il Teatro dell’Opera di Chemnitz, uno dei più moderni d’Europa.
A partire dal 18 gennaio 2025, la città situata nel bacino dei Monti Metalliferi e 38 territori circostanti inaugureranno gli eventi per Chemnitz Capitale della Cultura: sono attesi fino a 9 milioni di visitatori.
“100 progetti e più di mille eventi si terranno a Chemnitz nel 2025, la cosa speciale è che la maggior parte di questi progetti sono creati da persone della città o della regione. La regione è coinvolta con un grande progetto artistico intitolato Percorso arte e scultura ‘Sentiero viola’ (Purple Path)”, ha ricordato ancora Holfeld.
Notevole la scultura in bronzo dell’artista britannico Tony Cragg già installata su questo percorso a Bad Schlema, in un’area bonificata, dove un tempo sorgeva una miniera di uranio.
Servizio di Stefania Cuccato