Milano, 30 apr. (askanews) – Nel 2023 i consumi di spezie ed erbe aromatiche in Italia sono cresciuti, con un aumento delle vendite a volume dell’1,9% per un totale di oltre 100 milioni di confezioni vendute e un giro d’affari di quasi 180 milioni di euro. A trainare questa crescita la voglia di sperimentare a tavola: oltre un italiano su tre, infatti, le usa soprattutto per provare qualcosa di nuovo. A scattare questa fotografia Cannamela, brand di Gruppo Montenegro che ha una quota di mercato del 21% a volume tra iper e supermercati, con AstraRicerche, attraverso un’indagine che ha analizzato il rapporto dei nostri connazionali con spezie ed erbe aromatiche e la voglia di scoprire nuovi sapori e profumi in cucina. I dati sono stati diffusi in vista della 41ma edizione di Macfrut, la fiera dell’ortofrutta in programma al Rimini Expo Centre dall’8 al 10 maggio 2024, dove Cannamela sarà al Spices & Herbs Global Expo.
“Da sempre la selezione all’origine e la qualità delle materie prime sono i nostri punti di forza – afferma Manuela Villa, head of marketing food di Gruppo Montenegro – Oggi siamo in grado di guardare con attenzione ai trend emergenti, come ad esempio l’interesse crescente delle giovani generazioni, in particolare Gen Z. D’altra parte, l’indagine che abbiamo condotto con AstraRicerche conferma questa tendenza, a cui abbiamo voluto dare seguito con il lancio di 5 nuove spezie che presenteremo nel corso di Macfrut”.
Gli italiani sono sempre più propensi a coniugare le nostre tradizioni alimentari con la voglia di viaggiare nel mondo, anche quando sono nella loro cucina. Dati Nielsen confermano che uno su due preferisce la cucina etnica tanto quanto quella ‘nostrana’ (o persino preferisce quella non nazionale), con circa 14 milioni di connazionali che hanno mangiato in ristoranti e locali di cucina etnica (e quasi 3 milioni lo ha fatto regolarmente, più di una volta a settimana). Anche lo studio Cannamela-AstraRicerche conferma questo trend per tutte le fasce di età, con valori particolarmente elevati tra i più giovani (18-24enni). Questa voglia è ancor più forte tra le donne (37%), i giovani (25-34enni: 41%) e nei grandi centri urbani (41%). Per 1 italiano su 6 (16.6%), inoltre, la curiosità e la sperimentazione non sono semplicemente alcuni dei motivi per usare le spezie in cucina, ma sono “i” motivi; questo valore, infatti, è trasversale ai generi, alle fasce di età, alle aree geografiche con due interessanti eccezioni: raggiunge un picco presso i 25-34enni (23%) e nel Triveneto (21%).
Le spezie suscitano un forte senso di scoperta: il 58,9% pensa al profumo o gusto che possono dare a un piatto, magari quelli tipici di tradizioni culinarie di altri Paesi del mondo (29,3%), o al colore del piatto, o all’effetto-sorpresa dato da una spezia o erba aromatica non usata prima o poco nota (20,7%). Questo viaggio nei sapori, colori, profumi del mondo è una delle caratteristiche fondamentali delle spezie: per il 75,8% dei rispondenti usandole è facile preparare ricette della tradizione di altri Paesi.