Milano, 30 apr. (askanews) – Salta la riduzione ulteriore del numero delle firme necessarie per presentare le liste alle prossime Europee: nonostante la richiesta di Marco Rizzo fosse “ragionevole”, altre “formazioni minori” hanno espresso la ferma contrarietà e il governo ha dunque ritenuto “opportuno non accoglierla”. Lo fanno sapere fonti di palazzo Chigi, sottolineando anche “le accuse da più parti al governo di voler varare un provvedimento per qualche astruso secondo fine”. Tra questi la lista Libertà, che stamattina ha protestato davanti paalzzo Chigi accusando il governo di voler favorire “l’amico di Giorgia Meloni, Marco Rizzo”.
Fonti di palazzo Chigi spiegano: “Ieri il coordinatore di Democrazia sovrana e popolare Marco Rizzo ha chiesto e ottenuto un incontro a Palazzo Chigi. Come detto, Rizzo è stato ascoltato senza alcuna preclusione, c’era da parte del governo la disponibilità a venire incontro alla richiesta avanzata che appare in ogni caso ragionevole. Ciò con spirito collaborativo per favorire la partecipazione alla competizione elettorale e con l’aspettativa che la richiesta sarebbe stata condivisa in modo trasversale da tutte le forze politiche senza generare polemiche”. Tuttavia, “a fronte della ferma contrarietà di altre formazioni politiche minori e per di più con accuse da più parti al governo di voler varare un provvedimento per qualche astruso secondo fine, l’esecutivo ha valutato opportuno non accogliere la richiesta”.