Roma, 30 apr. (askanews) – La legge che offre l’immunità per i crimini commessi durante i “Troubles”, le violenze del conflitto nordirlandese durate 30 anni – “The Northern Ireland Troubles (Legacy and Reconciliation) Act 2023” – entrerà in vigore nel Regno Unito il 1 maggio e impedirà alle famiglie delle vittime e ai sopravvissuti di avviare delle azioni legali, anche su future inchieste riguardanti gli omicidi avvenuti in quel periodo. Chris Brown è il fratello di Sean Brown, assassinato dai paramilitari lealisti pro-britannici nel 1997, durante i “Troubles”:
“Hanno eliminato il ragazzo migliore della parrocchia, l’uomo migliore”, ha ricordato, aggiungendo che non era coinvolto in alcuna organizzazione politica.
La figlia, Clare Loughran, non intende rinunciare alla ricerca di verità e giustizia per il padre:
“La gente dirà ‘ascoltate, perché non provate ad andare avanti ora, i Troubles sono terminati, c’è un nuovo decennio’, ma noi non possiamo davvero andare oltre, siamo devastati per avere perso i nostri cari”.
“Sarà molto difficile per noi essere capaci di fare qualsiasi cosa, i circoli giuridici qui sembrano avere le mani legate, tutti i casi sono stati forzati verso l’organismo che ha messo in piedi il Legacy Act, ovvero la ‘Commmissione indipendente per la riconciliazione e il recupero delle informazioni’ (Independent Commission for Reconciliation and Information Recovery, ICRIR)”, ha spiegato, mettendo in dubbio che si tratterà di un “esame vero, aperto e onesto dei casi individuali”.
Il conflitto nordirlandese che ha contrapposto indipendentisti cattolici e unionisti protestanti, tra la fine degli Anni Sessanta e il 1998, ha provocato 3.500 morti da entrambe le parti, un migliaio di questi casi risultano “irrisolti”. L’avvocato della famiglia, Niall Murphy:
“Il 1 maggio il governo britannico adotterà una legge che priverà le famiglie dell’accesso alla giustizia. Credo che il Legacy Act sia l’opera di legislatori banditi che agiscono violando la Convenzione europea dei diritti umani”.