Roma, 29 apr. (askanews) – Oggi il Consiglio Europeo ha adottato formalmente norme aggiornate sulla cosiddetta ‘Direttiva Colazione’ che riguardano composizione, etichettatura e denominazione del miele, dei succhi di frutta, delle confetture e marmellate di frutta e del latte disidratato. La legge sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione. Le nuove misure saranno applicabili in tutta l’Unione Europea dopo due anni.
“L’adozione delle norme di commercializzazione riviste per alcuni prodotti alimentari per la prima colazione dimostra il nostro impegno a rafforzare la produzione europea e a combattere le frodi alimentari. Una maggiore trasparenza consentirà ai consumatori di fare scelte più informate e più sane”, ha commentato David Clarinval, vice primo ministro belga e ministro per i lavoratori autonomi, le PMI e l’agricoltura, le riforme istituzionali e il rinnovamento democratico.
La novità principale riguarda il miele: nel caso delle miscele di miele, infatti, le nuove norme renderanno più chiara l’etichettatura dei paesi di origine in modo da aumentare la trasparenza e combattere le frodi sul miele. L’etichetta indicherà i paesi di origine in ordine decrescente, in base al peso, inclusa la percentuale rappresentata da ciascun paese.
Gli Stati membri potranno decidere che, per il miele immesso sul mercato nel loro territorio, sia consentito indicare solo la percentuale delle quattro quote maggiori, se questi paesi rappresentano più del 50% della miscela.
Per quanto riguarda i succhi di frutta, vengono introdotte tre categorie di succhi di frutta, vale a dire “succo di frutta a ridotto contenuto di zucchero”, “succo di frutta a ridotto contenuto di zucchero da concentrato” e “succo di frutta concentrato a ridotto contenuto di zucchero” per rispondere alla crescente domanda di prodotti a ridotto contenuto di zucchero. Grazie alle nuove norme, ora è possibile inserire sull’etichetta la dicitura “i succhi di frutta contengono solo zuccheri naturali”. L’obiettivo è migliorare l’informazione dei consumatori, che spesso non sono consapevoli della differenza tra succhi di frutta (che, per definizione, non possono contenere zuccheri aggiunti) e nettari di frutta.
Ancora, per le marmellate il contenuto minimo di frutta sarà aumentato da 350 a 450 grammi al chilo nelle confetture e da 450 a 500 grammi al chilo nelle confetture extra. Ciò contribuirà a ridurre la quantità di zucchero nelle marmellate, consentendo diete più sane e sostenendo il mercato della frutta.
Nel caso del latte disidratato sarà consentito l’uso di trattamenti che producono prodotti a base di latte disidratato senza lattosio.