Roma, 29 apr. (askanews) – All’indomani della pubblicazione in Gazzetta Europea della Riforma comunitaria delle IG, il Consorzio di tutela IGP Clementine del Golfo di Taranto entra a far parte di Origin Italia, l’associazione italiana consorzi Indicazioni Geografiche, che arriva così a rappresentare 79 Consorzi di tutela, una associazione di settore e oltre il 95% delle Indicazioni Geografiche italiane.
Il Consorzio di tutela IGP Clementine del Golfo di Taranto è nato recentemente, ma già rappresenta gran parte della produzione locale, con una superficie di 700 ettari per una produzione stimata per ettaro di circa 400 quintali all’anno. Daniela Barreca, presidente del Consorzio, spiega: “ho sempre creduto nel valore della rete, nel nostro campo quella filiera capace di accrescere e moltiplicare la produzione e il valore di ogni azienda agroalimentare, perché questo è il nostro fine ultimo: creare reddito e prosperità per i nostri consorziati in primis e per il Paese intero”.
Le Clementine del Golfo di Taranto IGP sono i frutti allo stato fresco ottenuti dalla specie Citrus clementine Hort. ex Tanaka, nelle varietà Comune, Fedele, Precoce di Massafra o Spinoso, Grosso Puglia, ISA, SRA 63, SRA 89. La zona di produzione delle Clementine del Golfo di Taranto IGP comprende l’intero territorio dei comuni di Palagiano, Massafra, Ginosa, Castellaneta, Palagianello, Taranto e Statte, in provincia di Taranto, nella regione Puglia.
“Origin Italia continua a crescere, confermandosi la rete prioritaria del sistema dei Consorzi italiani dell’agroalimentare – commenta in una nota Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia – un network nazionale che ormai rappresenta tutte le filiere del settore e i rispettivi territori d’origine divenendo una voce imprescindibile all’interno dei tavoli di discussione dello sviluppo delle politiche del settore, l’esempio più rappresentativo è il peso che Origin Italia ha avuto nell’ambito della Riforma europea delle IG che proprio in queste ore diventa attuativa con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’UE”.