Civitella, 25 apr. (askanews) – “Sono venuto, oggi, qui a Civitella – uno dei luoghi simbolo della barbarie nazifascista – per fare memoria di tutte le vittime dei crimini di guerra, trucidate, in quel 1944, sul territorio nazionale e all’estero”. Lo ha detto il presidente della della Repubblica Sergio Mattarella celebrando la festa della Liberazione nel paese toscano. A Civitella, ha ricordato Mattarella, ottanta anni fa si tenne una “terribile, disumana, strage nazifascista perpetrata, in questo territorio, sulla popolazione inerme”. Qui “la crudeltà dei soldati della famigerata divisione Goring si sfogò in maniera particolarmente brutale, con stupri e uccisioni di bambini” ha aggiunto.
“Non c’è parte del suolo italiano – con la sola eccezione della Sardegna – che non abbia patito la violenza nazifascista contro i civili e non abbia pianto sulle spoglie dei propri concittadini brutalmente uccisi. La Regione che ci ospita – la Toscana – è tra quelle – ha detto il presidente – che hanno pagato il più alto tributo di sangue innocente, insieme all’Emilia Romagna e al Piemonte. La magistratura militare e gli storici, dopo un difficile lavoro di ricerca, durato decenni, hanno, finora, documentato sul territorio italiano cinquemila crudeli e infami episodi di eccidi, rappresaglie, esecuzioni sommarie”.