Milano, 24 apr. (askanews) – Una grande novità attende i turisti alla stazione di Venezia: dei controllori incaricati di verificare che siano in possesso del biglietto d’ingresso di cinque euro obbligatorio dal 25 aprile nelle giornate di maggior affluenza. Quindi, weekend e ponti. Con questa prima mondiale, si punta ad allentare la pressione sulla città lagunare che sta annegando sotto il peso del turismo di massa.
Lo scopo dei biglietti è convincere gli escursionisti a venire durante i periodi più tranquilli, per cercare di sfoltire quelli più gettonati. Inizialmente, i biglietti saranno richiesti solo per 29 giorni nel corso del 2024, principalmente nei fine settimana da maggio a luglio. Come ha spiegato l’assessore al Turismo Simone Venturini: “Ci sono giorni in cui 30-40.000 giornalieri che si aggiungono a lavoratori, residenti e turisti che pernottano, possono generare un livello di stress. Non tanto perché sono tanti fisicamente, ma perché arrivano tutti allo stesso orario, fanno gli stessi giri e si concentrano negli stessi punti, perché se fossero sparsi per tutta la città probabilmente non ce ne accorgeremmo nemmeno”
“Cinque euro solo per accedere alla città, non mi importerebbe di pagarli. Voglio dire, non credo che faccia una grande differenza”, ha detto un turista americano.
Il progetto entra in vigore il 25 aprile ma ci vorrà del tempo per capire se porterà dei risultati tangibili, ha spiegato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro: “Ci vorranno almeno due, tre anni di sperimentazione, fatta anche in modo diverso, migliorata di anno in anno, per vedere il risultato pratico. Il risultato pratico deve essere che la città, come adesso, diventi vivibile”.
Il sindaco di Venezia ha promesso che il nuovo sistema sarà imposto con leggerezza, con “controlli molto morbidi” e “senza code”. I controllori saranno di stanza dentro e intorno agli ingressi principali della città, in particolare alla stazione ferroviaria di Santa Lucia, eseguendo controlli a campione sui visitatori. I turisti sprovvisti di biglietto saranno invitati ad acquistarne uno all’arrivo, con l’ausilio degli operatori locali. Ma si rischia anche una multa che va dai 50 ai 300 euro.