Roma, 23 apr. (askanews) – “Sulle elezioni in Basilicata nessun dibattito mediatico, neanche un accenno di attenzione, nulla di nulla. Non dico una maratona, ma almeno una corsetta televisiva, un minimo di trepidazione, un centesimo della voglia di scarnificare gli eventi politici che abbiamo visto in altre occasioni, uno straccio di interesse per lo spoglio in corso che andasse oltre il minimo sindacale di un fatto relegato ai margini dalle surreali discussioni di giornata”.Così, in un post sui socila, il ministro della Famiglia, della Natalità e delle Pari Opportunità, Eugenia Roccella.
“Le elezioni in Basilicata, al di là delle cronache del giorno dopo – sottolinea – sono passate nella percezione come acqua sulla pietra. Colpa dei tanti astenuti? Difficile a credersi: a separare il dato dell’affluenza in Lucania (49,8) e quello della Sardegna (52,4) sono stati pochi decimali, eppure fra l’enfasi riservata ai due eventi c’è stata la distanza che passa tra un poema omerico (la vittoria di misura della Todde, peraltro con le liste del centrodestra più votate di quelle della sinistra) e una breve nelle cronache (il trionfo di Vito Bardi e della coalizione che lo sosteneva). Il colore del vincitore annunciato è stato sufficiente a trasformare un successo schiacciante in una “vittoria dell’astensionismo”, e a spogliare l’attesa del risultato di qualsiasi interesse. Troppo lontana l’illusione della Sardegna, troppo vicina la delusione dell’Abruzzo, troppo remota l’eventualità anche solo ipotetica che il “campo ristretto” potesse strappare la Basilicata al centrodestra. E così il mainstream ha preferito parlare d’altro”.
- 7 settembre 2024