Roma, 23 apr. (askanews) – L’Onu condanna senza appello la contestatissima legge approvata in Gran Bretagna che consente la deportazione in Ruanda dei richiedenti asilo entrati illegalmente nel paese, perché attendano il responso nel paese africano.
Matthew Saltmarsch, portavoce a Ginevra dell’agenzia Onu per i rifugiati, UNHCR, parla di “un giorno nero per i diritti dei rifugiati” ha detto Saltmarsh. “Secondo l’accordo fra il Regno Unito e il Ruanda, i richiedenti asilo nel Regno Unito saranno trasferiti in Ruanda prima che la loro richiesta d’asilo sia valutata nel Regno Unito. Questo a nostro parere non è conforme alla solidarietà mondiale, e alla condivisione di responsabilità, inoltre è in violazione della Convenzione del 1951 sui rifugiati che naturalmente è stata firmata dal Regno Unito. Dobbiamo inoltre sottolineare che nel Regno Unito, in novembre una sentenza della Corte Suprema ha sancito che ci sono solidi motivi per credere che i richiedenti asilo siano a rischio di respingimento verso i paesi d’origine se sono trasferiti in Ruanda”.
Per Ravina Shamdasani, portavoce dell’Ufficio per i diritti umani dell’Onu, la legge crea un precedente pericoloso a livello mondiale: “Questa nuova legge è un grave intralcio al diritto nel Regno Unito e segna un precedente pericoloso a livello mondiale. È essenziale per la protezione dei diritti umani e per la dignità dei rifugiati che tutti i trasferimenti dal Regno Unito avvengano dopo aver valutato le circostanze specifiche individuali in stretta osservanza con le leggi internazionali sui diritti umani e le leggi sul diritto d’asilo”.