Potenza, 23 apr. (askanews) – I numeri sono lì a dimostrarlo: Vito Bardi, presidente uscente della Regione Basilicata, candidato del centrodestra, è stato rieletto grazie soprattutto ai voti di Azione e di Italia viva con Orgoglio Lucano. La coalizione di Bardi – con un campo ‘larghissimo’ – ha ottenuto il 56,63% delle preferenze, Piero Marrese, del centrosinistra si è fermato al 42,16%.
Entrando nel dettaglio dei voti, il partito di Calenda ha fatto segnare un 7,51%, mentre Orgoglio Lucano si è fermato al 7,03%. Questo significa che la coalizione del centrodestra, senza le due liste switchate da sinistra, sarebbe arrivata al 42,09%.
Non solo, ma Marrese, stando al risultato uscito fuori dalle urne, avrebbe vinto con l’appoggio di Calenda e Renzi e senza M5s che in un modo o nell’altro hanno determinato la fuga di Azione e Italia viva dal centrosinistra.
“C’è un pezzo del centrosinistra che si è staccato da noi ed è andato a finire nel centrodestra e gli ha dato la forza per vincere”. E’ stata una delle prime considerazioni fatte da Marrese, ieri sera, quando i dati si sono consolidati.
Da Calenda, “nessuno senso di colpa in Basilicata dove abbiamo, come sempre, cercato di costruire con le altre forze di opposizione, ma il M5s ha messo un veto e il Pd ha acconsentito”.
Anche Renzi ha espresso “grande soddisfazione” per aver sostenuto “per primo Vito Bardi anche in virtù di un’antica amicizia. E soddisfazione anche per il bel risultato della lista composta da ragazzi giovani ma radicati. A riprova che il centro si dimostra determinante per vincere”.