Roma, 20 apr. (askanews) – Dalla Piazza di Cgil e Uil “arriva il messaggio del Paese reale. Visto che stanno raccontando delle balle e irreggimentando e controllando tutto, in piazza c’è il Paese reale che parla, che dice quali sono i problemi e che c’è la necessità di cambiare”. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, arrivando alla testa del corteo che si sta dirigendo in piazzale Ostiense.
“Il mondo del lavoro che tiene in piedi questo Paese non ce la fa più – ha proseguito – ha un problema salariale grande quanto una casa, un livello di precarietà inaccettabile, mentre i diritti della Costituzione non sono garantiti, a partire dalla sanità pubblica, istruzione, lavoro. E si continua a morire sul lavoro in modo indecente. Il messaggio è che c’è bisogno di cambiare, si ascolti il mondo del lavoro. Il messaggio è che non abbiamo nessuna intenzione di fermarci. Abbiamo cominciato questa mobilitazione a novembre, non abbiamo avuto risposte e intendiamo andare avanti senza escludere l’utilizzo degli strumenti democratici a nostra disposizione. Lo stiamo facendo per dare un futuro al Paese”.