Milano, 20 apr. (askanews) – “Siamo in linea con le nostre aspettative sia per quanto riguarda le consegne che per quanto riguarda la cosa più importante, cioè il portafoglio ordini che è molto consistente. Per cui siamo attualmente molto positivi per il 2024”. Il Ceo di Lamborghini, Stephan Winkelmann, alla Design Week di Milano per la presentazione della Sterrato All-Terrain è ottimista e guarda con fiducia al prossimo evento clou del gruppo: la presentazione il 25 aprile al Salone di Pechino della Lamborghini Urus plug-in, una tappa importante del percorso di elettrificazione del Toro.
“Con la Urus attuale copriamo tutta la produzione fino alla fine del ciclo vita che sarà all’inizio dell’anno prossimo e abbiamo già in pancia una buona parte del 2025 con i pre-ordini della della Urus plug-in, che inizieremo a consegnare nel primo trimestre dell’anno prossimo. Un’accoglienza positiva da parte dei clienti prima ancora di vederla. Vuol dire che credono molto in quello che facciamo e questo è di buon auspicio per il futuro”.
Nel 2025 in accordo con i sindacati Lamborghini inizierà una sperimentazione basata sul concetto di settimana corta per migliorare la qualità del lavoro dei dipendenti.
“Voglio chiarire un concetto molto importante: non è corretto parlare di settimana corta. Il ragionamento che abbiamo seguito è quello di far lavorare i nostri collaboratori di più quando sono in azienda, ottimizzando i tempi, e di allungare i periodi in cui non lavorano per stare a casa. La regola principale è che la produttività non deve calare. La base della contrattazione è stata quella di avere almeno la stessa produttività, ma più tempo a disposizione quando non si lavora. Penso che questo sia un vantaggio da non sottovalutare perché dà più entusiasmo a chi lavora e la soddisfazione sul posto di lavoro per noi è importante. Ci teniamo molto”.
Per far fronte all’aumento della domanda, con il tetto delle 10mila vetture vendute superato per la prima volta nel 2023, Lamborghini conta di fare 500 assunzioni entro il 2026.
“Il piano assunzioni sta andando come da programma. I profili stanno cambiando come conseguenza della rivoluzione epocale che sta attraversando il mondo automotive: cerchiamo più ingegneri elettronici e softwaristi e, per il momento, li stiamo trovando”, ha concluso Winkelmann.