Venezia, 20 apr. (askanews) – Un’occasione per fare il punto sulla presenza dei musei e della Fondazione Guggenheim nel mondo, nello scenario di una Venezia che vive i giorni di apertura della 60esima Biennale d’arte. La Collezione Peggy Guggenheim ha accolto direttori e curatori da New York, Bilbao e Abu Dhabi e Mariet Westermann, nominata direttrice e CEO della Fondazione e del Museo Solomon R. Guggenheim, ha parlato di quanto è stato fatto, e soprattutto di quello che ancora c’è da fare.
“Guardando in avanti – ha detto dalla terrazza di Palazzo Venier dei Leoni – il mio obiettivo è che si possa usare la nostra notevole presenza globale, che stiamo costruendo da anni, per ampliare il nostro impatto come costellazione dinamica, per fare ancora di più a sostegno degli artisti e della presenza dell’arte nella vita delle persone, sia nei nostri musei sia nel mondo online”.
Accanto a Westermann sono intervenuti anche Juan Ignacio Vidarte, direttore del Guggenheim Bilbao, Naomi Beckwith, Chief Curator del Guggenheim New York e Stephanie Rosenthal, direttrice del Guggenheim Abu Dhabi Project. Oltre naturalmente alla padrona di casa, Karole Vail, direttrice della Collezione Peggy Guggenheim. “Un gran momento di sinergia – ci ha detto Vail – un momento molto dinamico e penso che questo si rifletta anche molto bene tra di noi e questo entusiasmo anche nell’organizzare programmi, attività educative, in un spirito anche di collaborazione comune che riflette la forza e l’energia del Guggenheim del mondo”.
Un’energia che passa ovviamente dalle collezioni, ma anche dai progetti di mostre temporanee, come quella da poco inaugurata a Venezia e dedicata a Jean Cocteau, genio novecentesco molto legato a Peggy Guggenheim.