Teheran, 19 apr. (askanews) – Per le strade di Teheran gli iraniani esprimono preoccupazione per una possibile escalation dopo l’attacco israeliano nella provincia centrale di Isfahan, in risposta ai bombardamenti iraniani su Israele di qualche giorno fa.
“L’ho sentito dell’attacco, non so esattamente come è andata – dice Mohsen, tassista – ma in generale, la guerra, in tutto il mondo, non è buona cosa. Non solo per noi, ma per il mondo intero. Qual è la colpa di un bambino di due o sei mesi se viene ucciso dai bombardamenti? O quale è la colpa di un bambino iraniano se viene colpito dalle bombe? e i missili? La guerra è una cosa distruttiva, è un problema per tutti”
Ali, è un operaio edile.
“Se Israele vuole attaccare il nostro Paese, il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di difenderlo, Israele non ha il diritto di interferire in Iran. Dobbiamo difendere coraggiosamente il nostro Paese”.
Behrouz, pompiere in pensione.
“In generale, non siamo a favore della guerra, in un modo o nell’altro. La guerra è distruttiva, noi siamo contro la guerra. Non accettiamo che questa parte o quella parte attacchi, non lo accettiamo. Non siamo contenti dell’uccisione di persone, siano esse iraniane, israeliane o abitanti di Gaza”.