Milano, 17 apr. (askanews) – “Sappiamo che sono pronti dei provvedimenti normativi per agevolare e far partire questa filiera, e questo vede il nostro favore, perché in questo momento di mercato difficile, il vino dealcolato può essere un ulteriore segmento dove c’è domanda che va incontro ad esigenze di consumo, quello dei giovani, quello attento a certi requisiti di benessere”. Lo ha affermato il presidente di Legacoop Agroalimentare, Cristian Maretti in merito al dibattito sul vino dealcolato che si è riacceso alla 56esima edizione di Vinitaly.
“Quello che stimoliamo negli incontri istituzionali è di arrivare in porto in tempi brevi, invece di prevedere provvedimenti che magari ricalchino vecchi schemi di estirpazione per equilibrare domanda e offerta” ha proseguito Maretti, spiegando che “come sappiamo, il rischio è infatti che non si riesca a raggiungere l’obiettivo per il quale erano stati pensati e questo porta ad una scarsa soddisfazione dei produttori. Se non, addirittura diventano incentivazioni, buone uscite per chi comunque aveva deciso di smettere di produrre”. “Quello che occorre è, invece, una impostazione di sviluppo di mercato su nuovi prodotti e con nuove modalità, su nuove fasce di consumo e nuovi mercati” ha continuato il presidente, sottolineando che tutto questo “senza mai dimenticare che un vino senza alcol può ambire a posizionarsi come bevanda, come prodotto anche su quei mercati dove per motivi religiosi l’alcol non è permesso. Sono questioni – ha concluso – che hanno un loro valore e il Vinitaly è una tribuna importante, è l’occasione per poterlo ribadire alle forze politiche che numerose sono transitate dal nostro stand”.