Fuorisalone 2024, alla Statale di Milano c’è Umbral il tempio dell’ascolto – askanews.it

Fuorisalone 2024, alla Statale di Milano c’è Umbral il tempio dell’ascolto

La struttura in legno realizzata da Rubner Haus per un futuro sostenibile
Apr 16, 2024
Milano, 16 apr. (askanews) – Si chiama Umbral, il tempio dell’ascolto ed è una struttura in legno bicolore, leggera, innovativa, sostenibile e riciclabile – ispirata al cosiddetto Blockhaus, un antico sistema di costruzioni in legno massiccio – realizzata da Rubner Haus, in collaborazione con la Fondazione Franco Albini, in occasione del Fuorisalone 2024 a Milano. È tra gli elementi della mostra-evento di INTERNI Cross Vision, nel Cortile d’Onore dell’Università degli Studi di Milano (La Statale), allestita in occasione della Milano Design Week, dal 15 al 28 aprile 2024. Martin Oberhofer, Ad di Rubner Haus.

“Abbiamo chiesto a tre giovani architetti – ha spiegato – di progettare un futuro possibile, sempre sulla base di un di una costruzione leggera innovativa e sostenibile”.

Memo Sànchez Càrdenas, Carlo Farina e Veronica Pesenti Rossi dopo una settimana di full immersion tra i massi granitici di Casa Albini ad Aglientu, in Sardegna, hanno concepito l’installazione che nasconde all’interno uno spazio modulato su diverse altezze dove i raggi luminosi scandiscono il passare del tempo e accompagnano il visitatore in un percorso dove il semplice atto di varcare una soglia diventa una simbolica apertura verso un futuro etico e sostenibile, in cui è il legno la materia prima che fa da padrona.

“Il ruolo del legno – ha aggiunto il manager – sta sempre crescendo cioè la gente e la popolazione ma anche i governi spingono verso una transizione ecologica. Il legno è un materiale naturale che immagazzina anche carbonio cioè, costruire in legno significa proteggere il clima e, oggi, anche con l’evoluzione della tecnologie, siamo in grado di costruire edifici con una performance mai vista prima e sempre con un design all’avanguardia”.

All’interno di Umbral, un filo rosso, reale e simbolico, dà vita a un albero centrale, simbolo del legame che interconnette le persone in un’unica comunità. È qui che, in un gioco di co-creazione, i visitatori svelano i dipinti nascosti realizzati da giovani artisti di culture e Paesi differenti. Un invito a esplorare una nuova cultura del progetto che incrocia visioni e orizzonti provenienti da percorsi e culture diversi, abbraccia l’essenza, rilancia i saperi della tradizione e li proietta verso un domani migliore.

“Rubner Haus – ha concluso Oberhofer – fa parte del gruppo Rubner che compie fra due anni 100 anni e fa parte di tutta la filiera del legno, dalla segheria fino ai prodotti finiti come porte, finestre, case e opere architettoniche in legno. La grande forza di Rubner Haus è la costruzione con pareti prefabbricati con un’ottica fortemente sostenibile cioè lavoriamo con il prodotto principale: il legno, con la fibra di legno, col sughero e con tutti materiali molto sostenibili. Teniamo anche d’occhio tutti i nostri partner che seguono un approccio sostenibile”.

Dopo il Fuorisalone di Milano, l’installazione partirà per una nuova avventura presso Casa Albini ad Aglientu (Ss), dove sarà sede dei corsi residenziali di Franco Albini Academy e fulcro dei nuovi progetti in programma dal prossimo autunno.