Fitch declassa le prospettive di 37 banche statali cinesi – askanews.it

Fitch declassa le prospettive di 37 banche statali cinesi

La settimana scorsa ha tagliato outlook sovrano della Cina
Apr 16, 2024

Roma, 16 apr. (askanews) – Fitch Ratings ha comunicato oggi di aver abbassato le sue prospettive per 37 banche statali cinesi da stabile a negativo, una settimana dopo aver tagliato la sua proiezione per il rating del credito sovrano del paese. L’annuncio viene nello stesso giorno in cui la Cina ha comunicato di aver registrato nel primo trimestre dell’anno una crescita del Pil del 5,3%, migliore del previsto.

Il declassamento dell’outlook di rating riguarda anche le sei principali banche statali cinesi e “rispecchia la stessa revisione delle prospettive sulla Cina”, ha scritto Fitch nella comunicazione diffusa oggi.

Il rapporto sottolinea che la recente revisione delle prospettive sovrane della Cina è dovuta alle preoccupazioni sulla finanza pubblica e sulle prospettive economiche del paese, che cerca di passare da un modello di crescita basato sul settore immobiliare a uno ritenuto dal governo più sostenibile.

Fitch ha affermato che l’attuale dimensione del sistema bancario cinese è un fattore importante che limita la quantità di sostegno che il governo centrale potrebbe fornire ai suoi maggiori finanziatori.

“Il sistema bancario cinese è cresciuto rapidamente dal 2008, con un patrimonio totale di 417mila miliardi di yuan (54.117 miliardi di euro ) alla fine del 2023, pari a circa il 330% del prodotto interno lordo del 2023”, si legge nella nota di Fitch.

Le sei banche statali rappresentano oltre il 40% delle attività del settore, mentre le 20 “banche nazionali di importanza sistemica” del paese hanno un patrimonio complessivo che rappresenta quasi il 70% del totale, aggiunge il rapporto. “Le grandi dimensioni del settore bancario e il numero di D-SIB limitano la capacità del governo di sostenere il settore bancario”, afferma Fitch.

Il rapporto arriva in un momento in cui i principali istituti di credito statali stanno tagliando i tassi offerti sui depositi e rimescolando i loro portafogli di prodotti per evitare recenti cali dei loro margini di interesse netti – un parametro importante per la redditività delle banche – in mezzo alla pressione per sostenere il settore immobiliare in crisi del paese e iniettare liquidità nell’economia.

La scorsa settimana il ministero delle Finanze ha risposto al declassamento dell’outlook sovrano di Fitch, affermando che “il trend positivo a lungo termine dell’economia cinese non è cambiato, né lo sono la capacità e la determinazione del governo cinese di mantenere un buon credito sovrano”.