Città del Vaticano, 14 apr. (askanews) – Papa Francesco torna a sottolineare “l’importanza di condividere la fede” soprattutto nel tempo attuale dove, invece, “ogni giorno siamo bombardati da mille messaggi. Parecchi sono superficiali e inutili, altri rivelano una curiosità indiscreta o, peggio ancora, nascono da pettegolezzi e malignità. Sono notizie che non servono a nulla, anzi fanno male”. Una riflessione proposta ai fedeli nel corso del Regina Caeli in piazza San Pietro. Commentando l’episodio evangelico proposto dalla liturgia odierna sull’esperienza del Cristo risorto fatto dai discepoli di Emmaus, Francesco ha notato come “ci sono anche notizie belle, positive e costruttive, e tutti sappiamo quanto fa bene sentirsi dire cose buone, e come stiamo meglio quando ciò accade. Ed è bello pure condividere le realtà che, nel bene e nel male, hanno toccato la nostra vita, così da aiutare gli altri”.
“Eppure – ha subito notato – c’è una cosa di cui spesso facciamo fatica a parlare. Si tratta, paradossalmente, della più bella che abbiamo da raccontare: il nostro incontro con Gesù. Ciascuno di noi potrebbe dire tanto in proposito: non facendo da maestro agli altri, ma condividendo i momenti unici in cui ha percepito il Signore vivo e vicino, che accendeva nel cuore la gioia o asciugava le lacrime, che trasmetteva fiducia e consolazione, forza ed entusiasmo, oppure perdono, tenerezza, pace”. Difficoltà di condivisione che si incontrano in tanti ambiti anche “in famiglia, nella comunità, con gli amici”. Eppure, ha sottolineato rivolgendosi ai tanti fedeli raccolti in pizza, “come fa bene parlare delle ispirazioni buone che ci hanno orientato nella vita, dei pensieri e dei sentimenti scaturiti quando ci siamo messi alla presenza di Dio, e anche degli sforzi e delle fatiche che facciamo per capire e per progredire nella via della fede, magari pure per pentirci e tornare sui nostri passi”.