Roma, 11 apr. (askanews) – Al governo, in coordinamento tra i diversi ministeri coinvolti “dobbiamo realizzare prima della pausa estiva la legge quadro sull’economia del mare, la blue economy, che sicuramente è importante per concentrare l’attenzione delle imprese e del nostro Paese sull’economia del mare. Tanto più che gli assetti geopolitici e economici e globali impongono all’Italia e all’Europa di guardare e lavorare sul mare”. Lo ha affermato il ministro di Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso nel suo intervento a Gaeta al terzo Summit nazionale sull’Economia del Mare (Blue Forum).
“Assistiamo a una guerra devastante nel confine orientale d’Europa, con l’invasione della Russia in Ucraina che ormai perdura da oltre due anni, con centinaia di migliaia di vittime: di fatto è stata rialzata un’altra cortina di ferro. Questo significa che verosimilmente l’Europa non potrà più crescere e crescere con l’Oriente, non potrà più approvvigionarsi lì di gas e materie prime e dovrà necessariamente nei prossimi anni sempre più crescere verso Sud e con il Sud, attraverso l’Italia – ha detto – e il Mediterraneo con l’Africa”.
Secondo Urso si tratta di “una proiezione epocale, non durerà pochi mesi: è un processo che inevitabilmente sarà perseguito nei prossimi anni. E di conseguenza in questa prospettiva, che è una prospettiva obbligata, l’Italia è al centro e il Mare Mediterraneo è il mare che collega il continente”.
Un quadro che vede un ruolo strategico per il porto di Taranto. “Questa è un’opportunità che chiaramente obbligherà l’Europa proiettarsi verso il bacino del Mediterraneo e attraversare le rotte marittime italiane e l’Italia, che con la sua vocazione mediterranea diventerà centrale negli assetti europei. Di conseguenza noi dobbiamo riappropriarci del nostro mare e della forza che il mare esprime – ha proseguito il ministro – sia per quanto riguarda le risorse straordinarie, i più grandi giacimenti di petrolio e gas oggi sono nei sottosuoli marittimi, sia per quanto riguarda i traffici che dovranno alimentare il nostro Continente”.
“Per questo noi crediamo estremamente importante investire nell’economia del mare, essendone uno dei grandi attori storici. Insomma noi abbiamo tutti gli elementi per diventare e per tornare ad essere una grande potenza marittima. Ce lo chiede l’Europa e risponde pienamente ai nuovi assetti geopolitici e economici del pianeta”. Urso ha assicurato che nell’elaborare questa legge quadro, su cui il Mimit ha un ruolo rilevante “le idee che vengono in questo summit verranno recepite, per realizzare sostanzialmente e per migliorare l’attività che le imprese fanno nell’economia del mare, dalla nautica, alla cantieristica”. (fonte immagine: Forum Economia del Mare)