Roma, 11 apr. (askanews) – Tassi di interesse confermati nell’area euro, ma la Bce lancia un nuovo esplicito segnale sul suo orientamento a operare un taglio a breve termine. Come ampiamente atteso, il Consiglio direttivo della Banca centrale ha mantenuto i livelli a cui erano stati portati lo scorso settembre, dopo una aggressiva manovra di inasprimento volta a contrastare l’alta inflazione. Il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento resta quindi al 4,50%, il tasso sulle operazioni marginali al 4,75% e quello sui depositi delle banche commerciali presso la stessa Bce al 4%.
Nel comunicato sulle decisioni odierne, eloquentemente l’istituzione puntualizza che “se la valutazione aggiornata del Consiglio direttivo in merito alle prospettive di inflazione, alla dinamica dell’inflazione di fondo e all’intensità della trasmissione della politica monetaria accrescesse ulteriormente la sua certezza che l’inflazione stia convergendo stabilmente verso l’obiettivo – si legge – sarebbe opportuno ridurre l’attuale livello di restrizione della politica monetaria”.
L’attenzione di mercati e operatori è soprattutto focalizzata sulla possibilità che, alla luce dei continue attenuazioni dell’inflazione, a marzo nell’area euro si è smorzata al 2,4%, l’istituzione possa operare un primo taglio dei tassi al Consiglio di giugno. Su questo e sugli orientamenti per le mosse future possibili indicazioni sono attese dalla conferenza stampa esplicativa, che la presidente Christine Lagarde terrà alle 14 e 45. (fonte immagine: Bce 2024).
Alla Bce “non ci stiamo impegnando preventivamente su un percorso specifico” per i tassi di interesse. Lo ha puntualizzato la presidente della Bce, Christine Lagarde nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo. Così ha proseguito: l’economia dell’area euro “è rimasta debole nel primo trimestre. Le indagini indicano una graduale ripresa nel corso di quest’anno”. Nell’area euro “l’inflazione ha continuato a calare, al 2,4% a marzo” e ora alla Bce “è attesa fluttuare nei prossimi mesi per poi muoversi al nostro target” del 2%. Al Consiglio direttivo della Bce di oggi “alcuni, pochi” componenti si sentivano abbastanza fiduciosi da procedere con un primo taglio dei tassi, ma poi si sono “allineati” con una ampia maggioranza di governatori, che vogliono vedere ulteriori elementi per sentirsi abbastanza fiduciosi sul calo dell’inflazione prima di procedere a un taglio. Così Lagarde sempre nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo.