Milano, 11 apr. (askanews) – Exor ha chiuso il 2023 con un utile consolidato di 4,194 miliardi di euro, una diminuzione netta di 33 milioni rispetto all’anno precedente. Nel 2023, la quota del risultato delle controllate e delle partecipazioni è aumentata di 1,747 miliardi e le performance positive dei fondi di investimento hanno contribuito con 498 milioni, mentre i risultati del 2022 includevano una plusvalenza netta di 2,424 miliardi realizzata dalla cessione di PartnerRe.
Il Nav (Net Asset Value o Valore netto degli attivi) a fine 2023 sale a 35,5 miliardi (da 28,2 miliardi.) Il Nav per azione è aumentato del 32,7% nel 2023, superando l’Indice Msci World di 15,1 punti percentuali, principalmente grazie alle performance azionarie di Ferrari e Stellantis.
Aumenta la diversificazione del portafoglio dopo la vendita di PartnerRe: nel 2023 investiti 5,4 miliardi in società, investimenti e buyback di azioni, mantenendo un solido bilancio con un rapporto Ltv (Loan To Value) del 10% alla fine dell’anno.
Al 31 dicembre 2023, il patrimonio netto consolidato attribuibile ai soci della controllante ammontava a 23,268 miliardi, che rappresenta un aumento netto di 2,641 miliardi rispetto all’anno precedente.
La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2023 è negativa per 3,968 miliardi, una variazione negativa di 4,763 miliardi rispetto all’anno precedente, principalmente dovuta a 4,392 miliardi per gli investimenti effettuati e 996 milioni per il buyback di azioni, parzialmente compensati da 835 milioni di dividendi ricevuti dagli investimenti.
Il Cda ha deliberato di proporre all’assemblea un dividendo di 0,46 euro per azione, per un totale di circa 100 milioni. Nel 2023, Exor aveva pagato un dividendo di 0,44 euro per azione per un importo complessivo di circa 100 milioni. Il programma di buyback di azioni riprenderà per i restanti 250 milioni.
Exor modificherà la propria rendicontazione a partire dal 1 gennaio 2024, qualificandosi come Investment Entity ai sensi dello IFRS 10. Cambierà la sua rendicontazione, deconsolidando le società del portafoglio e contabilizzandole al fair value.